Editoriali — 10 Novembre 2015

dimenticare da subito un novembre del genere, per gli appassionati meteo cold-side è il minimo, anche perché, pur se da metà mese circa è previsto un rientro del promontorio, non si intravedono eventi particolari oltre a quello dell’instaurarsi, al posto dell’alta pressione, di un perfetto flusso zonale. E non è detto che poi non si riaffacci di nuovo l’onda sub-tropicale. Da qui, però, a ritenere che quanto sta accadendo sia il prologo di un inverno all’insegna del global warming ce ne corre, anche perché, se non ricordo male, il grande freddo del gennaio 1985, arrivò dopo un novembre anticiclonico e nebbioso simile a questo. E poi quando si tratta di global warming bisogna sempre considerare l’andamento della temperatura media a livello globale e non l’andamento della temperatura di una zona, parziale e assolutamente inservibile allo scopo. Dicendo questo non mi addentro, naturalmente, nel merito dello stesso tema, cosi dibattuto e cosi difficile da affrontare, a dispetto dell’autenticità della rovina dell’ambiente e dell’atmosfera da parte dell’uomo. A tal proposito io sono tra quelli che ha scelto di installare il fotovoltaico, ma, per carità, se potessi tornare indietro non lo farei più, viste le spese, la burocrazia e il disordine logistico in cui l’utente si ritrova a vagare. Della serie incentiviamo il passaggio all’energia pulita e per bene facciamolo solo quando il pianeta è diventato irrespirabile. Tornando al trend della temperatura mi piace allegare una immagine che mostra l’andamento della temperatura ad un’altezza di geopotenziale di 30 hPa (circa 23.500 mt) sui poli degli ultimi mesi, confrontato col trend medio degli ultimi 30 anni, in cui si può notare come lo stesso andamento denunci ben poco situazioni di riscaldamento a quel livello. Dopodiché sappiamo perfettamente che la temperatura in quelle sedi ed a quei livelli è funzionale alla compattezza del vortice polare e che gli scambi meridiani e certe conseguenti colate artiche verso sud sono invece il frutto di relativi riscaldamenti e minore compattezza…

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Pierangelo Perelli

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