Editoriali Slider — 09 Dicembre 2018

In un contesto a rapida evoluzione il sub-tropicale, ramo atlantico, spinge un promontorio sul nord europa a generare un’area altopressoria scandinava e una ritornante fredda continentale. La retrogressione fredda, associabile ad un polo ben definito, si configura come promettente ma, in una configurazione di semi-fasatura con porta oceanica ben aperta, non potrà fare casa in mediterraneo e tenderà, piuttosto, a muovere verso occidente alle latitudini medie dell’europa. Il gioco delle parti è comunque tale da essere in grado di produrre una fase ben più fredda, soprattutto al nord, nonché di peggioramento, con la possibilità, ovvia, di precipitazioni nevose a bassa quota. Il peggioramento risulta dettato dalla interazione tra l’aria fredda che muove da levante e l’infiltrazione atlantica, capace di generare un’area ciclonica mediterranea, in rapido spostamento verso sud-est. Il disegno vuole descivere proprio l’evoluzione suddetta e segna la situazione prevista, in quota ed al suolo, intorno a metà settimana, mostrando la contrapposizione di fase tra la retrogressione fredda e l’aria umida e mite oceanica, nonché la relativa loro interazione. Il tutto presenta, però e come detto, nel contempo, i connotati della temporaneità, associabile al rapido ritorno successivo di un contesto occidentale duraturo, mite ad ondulazioni, e da elettroencefalogramma piatto per i freddisti…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi