Editoriali — 08 Maggio 2016

08-05-2016 – Salve a tutti e buona festività. Continuiamo ad aggiornare la discussione sui modelli con il consueto stile del sito, che prevede l’integrazione di una previsione meteorologica classica con l’analisi e la discussione dei modelli, al fine di comprendere le cause generatrici del tempo meteorologico di questa primavera molto dinamica.

Iniziamo subito dalle immagini satellitari, assolutamente spettacolari anche oggi nel vicino atlantico, dove un sistema frontale ampio a intenso ha preso corpo nell’Europa occidentale, tra penisola iberica e Francia, grazie al massiccio afflusso freddo in Atlantico (fig.1).

fig.1

EUMETSAT_MSG_RGB-naturalcolor-westernEurope (3)

 

Il sistema nuvoloso sulla Spagna presenta caratteristiche più autunnali che primaverili, con nuvolosità estesa  articolata, nonostante la scarsa reattività del Mediterraneo all’ingresso della depressione Atlantica (mare freddo). L’Italia al momento è interessata dalle appendici più orientali della depressione Atlantica, con nuvole nel Tirreno e nei settori occidentali e qualche piovasco sui rilievi appenninici e alpini occidentali.

Come accennato nei precedenti editoriali, ancora per 2-3 giorni gli assetti barici nel Mediterraneo non cambieranno molto e , anzi, la grande depressione a ovest dell’Italia subirà un leggero moto retrogrado, consentendo un aumento delle temperature al centrosud, per risalita di aria calda africana, già parzialmente in atto, mentre al nordovest inizierà a piovere, sebbene in maniera debole-moderata e con distribuzione irregolare.

Ma le cose cambieranno a partire da mercoledì; gli assetti barici a scala emisferica si stanno infatti realmente modificando e, a partire da metà settimana, l’asse della saccatura nel nostro settore di emisfero sarà decisamente puntato verso il Mediterraneo, con assorbimento della grande depressione iberica e coinvolgimento di buona parte dell’Europa da parte di una nuova saccatura, a chiara alimentazione artica (fig.2).

fig.2

gfs_mslp_pcpn_frzn_eu_19

 

Davvero ampio il coinvolgimento delle regioni europee nella fase di maltempo correlata alla nuova ampia ondulazione di Rossby, meglio visibile nella carta emisferica della distribuzione dei geopotenziali a 500 hPa (5500 m, fig.3).

fig.3

 

gfsnh-0-120

 

Il peggioramento in atto dovrebbe aprire una fase molto instabile lungo la penisola italiana e nel Mediterraneo centrale in genere, con l’arrivo di continui impulsi freschi dal nordatlantico e con frequenti occasioni per temporali al centronord, maggiormente ai margini il sud al momento. La successione delle diverse fasi di maltempo è ancora tutta da definire, ma sembra che tale periodo sia destinato a durare a lungo e, anche nel lungo termine dei modelli, compare con costanza la presenza di una cavo d’onda del jet stream nel Mediterraneo, preludio di altre fasi instabili e fresche (fig.4).

fig.4

gfsnh-0-372

 

Tale andamento, correlato all’andamento di alcuni indici teleconnettivi, di cui si è già fatta menzione e su cui torneremo (ved. editoriale), è ben testimoniato anche oggi dall’aggiornamento riguardante gli accumuli pluviometrici previsti dal modello americano per i prossimi 15 giorni, in cui i rilievi alpini faranno la parte del leone, non solo con le piogge, ma anche con le nevicate in quota, in virtù di temperature piuttosto fresche per il periodo, che consentiranno accumuli notevoli a quote superiori ai 1500 m (ma anche più in basso potrà nevicare), con grande beneficio per gli equilibri idrologici e idrogeologici (alimentazione degli acquiferi) di tutto il nord Italia (fig.5).
fig.5
gfs_apcpn_eu_52 (3)
Ciao ciao
Ilario Larosa (meteogeo)……….

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(1) Reader Comment

  1. Meteoservice.net: è TEMPO di cambiare

    Beatrice Bortolato

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