Editoriali — 24 Luglio 2018
Il Polo Nord brucia. Emergenza incendi in Svezia
(ap)

Fino a 80 roghi sono scoppiati nel paese scandinavo. Fiamme anche in Lapponia. Undici i focolai oltre il Circolo Polare Artico. Per aiutare una nazione poco abituata a gestire il problema sono arrivati aiuti da tutta Europa. Inclusi due Canadair italiani

Nelle zone centrali del paese, dove si trovano le fiamme più alte, un centinaio di abitanti sono stati evacuati dalle loro case. Decine di migliaia di persone devono tenere porte e finestre chiuse per evitare di respirare fumo. Il fuoco è arrivato anche in Lapponia, a nord del Circolo Polare. Nella foresta di Alvdalen, dove si trova un poligono per l’addestramento militare, i vigili del fuoco hanno dovuto fare marcia indietro per la presenza di munizioni inesplose. L’Istituto Idrologico e Meteorologico Svedese ha registrato il record di siccità tra maggio e metà luglio da un secolo e mezzo a questa parte, quando sono iniziate le registrazioni. A maggio la temperatura è stata di due gradi oltre la media (il riscaldamento del globo nel suo complesso è di quasi un grado). La settimana scorsa a Stoccolma il termometro ha raggiunto i 32 gradi (“più caldo che a Roma” sottolineava Radio Sweden) e molti abitanti della capitale hanno improvvisato un bagno nel Baltico. Gli agricoltori si attendono il peggior raccolto da un quarto di secolo a questa parte, in particolare per grano e mirtilli. Ma è soprattutto l’emergenza incendi ad aver mandato in tilt il paese a partire dalla fine di giugno.

Il Polo Nord brucia. Emergenza incendi in Svezia

Gli incendi osservati da Copernicus

Il responsabile delle operazioni di spegnimento a Gävleborg, Patrik Åhnberg, ha dichiarato a Radio Sweden, l’emittente nazionale in lingua inglese, che lo stato di emergenza finirà solo con l’arrivo della neve, tra ottobre e novembre. “I tubi per spruzzare l’acqua stanno diventando sempre più rari” ha lanciato l’allarme Britta Ramberg dell’Agenzia Svedese per la Protezione Civile alla France Presse. “Si usurano e occorre tempo per fabbricarne di nuovi. Siamo in contatto con i produttori per ottenere delle forniture d’emergenza”. I mezzi di comunicazione tradizionali, insieme a Twitter e Facebook, diffondono continuamente gli aggiornamenti su strade e ferrovie chiuse a causa del fumo, insieme agli ordini di evacuazione. Sirene e sms che raggiungono automaticamente tutte le persone che si trovano in una determinata zona sono usati per diffondere messaggi urgenti. La Croce Rossa Svedese coordina il reclutamento dei volontari per lo spegnimento dei focolai. I turisti arrivati in Svezia in cerca di refrigerio hanno dovuto abbandonare le regioni centrali del paese, molto boscose, (Gävleborg, Jämtland e Dalarna le più colpite) per dirigersi sulle montagne. Anche Norvegia, Finlandia, Russia, Groenlandia, Alaska e Canada sono stati colpiti da un numero particolarmente alto di incendi. Undici di questi roghi si trovano a nord del Circolo Polare Artico, secondo il sistema europeo di allerta satellitare Copernicus.

repubblica

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