Editoriali — 26 Maggio 2016

25-05-2016 – Salve ragazzi, altro editoriale di particolare rilevanza oggi, alla luce della peculiare evoluzione che i modelli propongono per i prossimi 15 giorni. In effetti, pur tenendo nella dovuta considerazione le approssimazioni che la previsione a lungo termine comporta, va comunque sottolineato il peculiare trend  che, anche a scala emisferica, le principali figure bariche sembrano voler assumere anche per il mese di Giugno, sulla falsariga di quello di Maggio.

Nel frattempo, oggi ultima giornata con temperature gradevoli, nella norma o leggermente al di sotto; il caldo sta arrivando infatti, sebbene di durata relativamente breve e lo si evince dall’assetto a cupola che e correnti in quota stanno prendendo nel Mediterraneo occidentale, sotto la spinta dell’avvezione calda africana (fig.1).

fig.1……

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Abbiamo comunque ripetuto  ormai diverse volte (anche con un certo anticipo rispetto all’opinione dominante, ved. editoriale), come l’onda calda in arrivo non avrà lunga durata, in quanto sarà rapidamente sostituita, in maniera anche abbastanza brutale, da un’intensa perturbazione Atlantica nella giornata di Domenica. Lo scarto termico sarà alquanto brusco infatti, ecco le temperature previste a 850 hPa (1500 m, in nero quelle al suolo), per la giornata di Sabato, acme dell’onda calda (fig.2).

fig.2

ECI0-96

 

Ed ecco le stesse temperature nella serata di mercoledì, con il quadro termico completamente stravolto e un abbassamento di 10-12° C in quota nelle regioni centrali, fig.3 (ma già lunedì farà molto più fresco al centronord).

fig.3

 

ECI0-192

Cosa succede quindi?? Torna l’instabilità??

Sembrerebbe proprio di SI e potrebbe durare a lungo. Sempre più sorprendente in tal senso la previsione dei principali modelli (europeo e americano).

A partire dalla giornata di lunedì, l’anticiclone africano non avrebbe più la forza di affacciarsi nel Mediterraneo per molti giorni e, contemporaneamente, quello delle Azzorre andrebbe a collocarsi con sempre maggiore decisione nell’Atlantico settentrionale, con la definizione di una figura di omega blocking da manuale (fig.4).

fig.4

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In corrispondenza della estremità destra della figura ad omega, proprio in corrispondenza dell’inizio del ponte del 2 Giugno, si genererebbe un afflusso di aria fredda dalle regioni artiche diretta verso il Mediterraneo con arrivo di marcata instabilità e fresco nelle nostre regioni per molti giorni, come evidenziato anche dalla carta prevista per il giorno 6 (fig.5)…………

fig.5

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Nellafig.5  poco o nulla è cambiato infatti rispetto a quattro giorni prima e il Mediterraneo risulta ancora sede di depressioni ad alimentazione artica, con la figura di blocco ben salda al suo posto (bloccata appunto), tanto da apparire disegnata con il pennello.

Va chiarito che, nella stagione in corso, una previsione basata sulle carte mostrate nelle fig.4 e 5 non significa necessariamente temporali e freddo in continuazione, quanto frequenti occasioni per la genesi di rovesci e temporali, specialmente pomeridiani, nelle aree interne (ma non solo), alternate a giornate occasionalmente soleggiate ma in un contesto di temperature gradevoli  o anche piuttosto fresche.

Insomma, le classiche giornate inaffidabili per le gite in montagna, fresche e ventilate al mare, ma qui spesso soleggiate.

Provando a prolungare la previsione fino al termine della emissione, appare sempre più sorprendente quanto mostrato dalle carte; in buona sostanza, il getto polare, demarcazione del fresco e instabilità, resta basso di latitudine su tutto il comparto europeo e Mediterraneo (ma in genere anche a scala emisferica) davvero a sancire un nuovo trend evolutivo (fig.6).

fig.6

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Dalla fig.6  si evince come il cavo d’onda del getto e, di conseguenza, il  fresco e l’instabilità, invadano tutto il Mediterraneo, fino a sfiorare le coste nordafricane, anche a fine prima decade di Giugno, per una estate che, per ora, il gran caldo non lo contempla affatto.

A conferma delle affermazioni ora enunciate, sebbene siano da stabilire le autentiche relazioni causa-effetto in merito (ovvero chi genera cosa), ecco le SSTA aggiornate, ovvero le anomalie di temperature oceaniche, che evidenziano come tutto il settore europeo e, ora, Mediterraneo, siano compresi in un’ampia anomalia negativa, assetto chiaramente favorevole all’arrivo di cavi d’onda del getto dall’Atlantico o, più semplicemente, all’arrivo di instabilità e fresco nelle nostre regioni nel mese di Giugno (fig.7).

fig.7

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Insomma, si va sempre più palesando, per le nostre regioni, un mese di Giugno piuttosto dinamico dal punto di vista meteorologico, all’insegna di frequente instabilità atmosferica, con temporali diffusi e localmente intensi e con temperature in media, gradevoli, in alcune occasioni anche piuttosto fresche.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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