Editoriali — 22 Luglio 2016

22-07-2016 – Salve a tutti, lungo a articolato aggiornamento mattutino, mirato a fornire un rapido sguardo a quanto sta accadendo nelle nostre regioni ma, soprattutto, a inquadrare quali potrebbero essere le linee di tendenza generali per la parte centrale e, per così dire “decisiva” della stagione estiva, quando tutti i vacanzieri si mettono in viaggio per le agognate (e meritate) ferie.

Evoluzione meteorologica in atto aderente fin nei dettagli alle previsioni stilate nei giorni scorsi, anche con ampio anticipo sui tempi (ved. editoriale). Un nucleo di aria fredda atlantica, presente soprattutto in quota, sta entrando nel bacino del Mediterraneo, innescando temporali anche di notevole violenza nelle pianure del nordovest (fig.1)…..

fig.1…..

image (1)

 

Altri temporali si abbatteranno nelle regioni del nord nella giornata di domani, sabato, mentre oggi, venerdì, fenomeni anche di forte intensità potrebbero verificarsi nella pianura Padana occidentale. Domenica toccherà alle regioni del centrosud, con episodi però più sparsi concentrati sui rilievi, come ampiamente trattato ieri pomeriggio (ved. editoriale).

In questa sede però, si vuole provare a ipotizzare alcune linee di tendenza per il termine del mese di Luglio e tutta la prima parte del mese di Agosto, ovvero fino al termine del periodo generalmente più caldo dell’estate e, come accennato, più frequentato dai vacanzieri nelle località di villeggiatura.

Iniziamo da quanto sta accadendo ora, analizzando la previsione della distribuzione dei geopotenziali nella media troposfera (5500 m) e della pressione al livello del mare (fig.2).

fig.2

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La carta di previsione per Sabato sera in fig.2 evidenzia alcuni aspetti importanti dal punto di vista meteorologico:

1) L’affondo della goccia fredda nel Mediterraneo, con l’anticiclone delle Azzorre che si spinge fino alla penisola iberica.

2) La notevole forza dell’anticiclone delle Azzorre nel medio Atlantico, nella sua sede naturale, con una “spalla” che punta leggermente verso nord.

I due aspetti menzionati potrebbero risultare di notevole importanza per le sorti dell’estate e sono stati trattati anche nei giorni scorsi (ved. altro editoriale riguardante lo “scivolo atlantico”).

Ovvero, appare sempre più significativa la tendenza de getto polare, a ovest dell’Italia, a disporsi secondo un asse inclinato da nordovest verso sudest in direzione del Mediterraneo, grazie alla notevole forza della struttura azzorriana e a una incapacità, al momento, delle strutture africane a permanere a lungo nel Mediterraneo (fig.3).

fig.3

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In parole più semplici, come in parte intuibile dalla fig.3 , tale assetto garantisce la presenza di temperature “accettabili” nel bacino nel Mediterraneo, nella media della stagione estiva, senza picchi di particolare intensità e durata.

Andrà così nelle prossime settimane??

Non sempre ovviamente, gli impulsi guidati dallo scivolo giungerebbero in maniera “ritmica“, cadenzata, alternati a periodi più caldi, localmente intensi, ma di duarata limitata. Ecco la previsione del modello europeo per gli utlmi giorni di Luglio (fig.4).

fig.4

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In fig.4 è presente sempre una leggera concavità verso il basso delle linee isogeopotenziali nella media troposfera; in parole povere, il flusso delle correnti proviene dall’Atlantico e non dall’Africa per intenderci, il caldo estremo è scongiurato quindi.

Tale assetto, a scala emisferica, è presente anche  nelle previsioni del modello americano, ecco la previsione del il giorno 28, ben evidente lo “scivolo” menzionato (fig.5) .

fig.5

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Assetto che permarrebbe anche nei primi di Agosto, con il getto che prende vigore in Atlantico e a scala emisferica (il polo si raffredda, fig.6).

fig.6

gfsnh-5-348

 

 

 

L’evoluzione mostrata inizia ad avere riscontro anche nelle previsioni “ensemble“, gli spaghetti; quelli per Roma, generalmente sempre sopramedia finora, evidenziano un ritorno a valori più vicini alle medie dopo l’attuale ondata di caldo anche nel lungo periodo (fig.7).

fig.7

 

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La visualizzazione delle fenomenologie descritte, nella carta delle anomalie di temperature previste a 1500 m per fine mese (850 hPa, un classico ormai), riassume bene quanto esposto. Un flusso perturbato freddo in Atlantico influenza ciclicamente il Mediterraneo centrale, con fasi più fresche che si intervallano a periodi più caldi, rendendo l’estate nel complesso “vivibile” (fig.8).

fig.8

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Sulla base di quanto esposto, riassumendo, il periodo centrale dell’estate, fino a Ferragosto per intenderci, potrebbe essere caratterizzato da un’alternanza di fasi calde, come quella attuale, ma probabilmente non così intense secondo le ultime proiezioni, alternate a ritmici affondi atlantici, utili a stemperare la calura e a portare qualche temporale, localmente anche intenso soprattutto al centronord.

In breve dovrebbero NON esserci, nella stagione in corso, fasi estreme di caldo come accaduto in alcune stagioni passate, ma comunque il sole dovrebbe essere prevalente.

Lo schema proposto si coniuga molto bene con lo sketch riassuntivo esposto ormai un paio di settimane fa, che si sta dimostrando estremamente aderente alle realtà (fig.10).

fig.9

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Lo schema in fig.10 va visto nella sua evoluzione temporale e indica che, a una prevalenza azzoriana, si alterneranno sia affondi dall’Atlantico (la traiettoria è esattamente quella vista in questi giorni) e sia, minoritarie, risalite africane, non durature, ma comunque presenti. L’ultimo tassello, infine, potrebbe essere rappresentato da una risalita verso nordest dell’alta pressione delle Azzorre con afflussi freschi continentali (ultima parte dell’estate??). Vedremo se tali ipotesi verranno confermate dai fatti, finora o sono state e siamo a metà dell’opera, abbiamo iniziato bene quindi.

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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