Editoriali — 15 Luglio 2016

14-07-2016 – Salve a tutti, nuovo emozionante aggiornamento modelli, comprendente ormai una buona parte di nowcasting, con l’irruzione fredda dal nordatlantico che sta realizzando il suo secondo e più intenso step, dopo i forti temporali del pomeriggio e serata di ieri al nord (fig.1).

fig.1

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Dalla fig.1 si evince come l’aria fredda nordatlantica stia prendendo possesso dei mari attorno l’Italia, tracimando nel Mediterraneo e generando, nelle prossime ore, un intenso vortice depressionario nel Tirreno settentrionale, colmo d’aria fredda a tutte le quote.

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Sempre in fig.1 è riportata anche la traiettoria del vortice, che dal Tirreno settentrionale scivolerà fino alle coste campane, rallentando e indugiando tra Campania e Puglia, esponendo in tal modo le coste adriatiche a intense correnti fredde nordorientali già dalle prime ore di venerdì  (fig.3)

fig.3

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In fig.3, riferita alle prime ore di venerdì, si nota la possibile formazione di un minimo a occhiale nelle regioni centrali, associato e forte maltempo non solo in Adriatico, quindi, ma anche, in forma più sparsa, nelle regioni tirreniche.

Nelle ore successive il vortice tenderà lentamente a traslare verso sud, ma ancora, in tarda serata, venerdì, il maltempo non avrà abbandonato la presa, insistendo sempre nelle regioni adriatiche centrali e al sud.

fig.4

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Le temperature, in tale contesto, subiranno una drastica diminuzione anche nelle regioni ancora non raggiunte dall’aria fresca.

Le conseguenze di tale afflusso fresco non si limiteranno però alla diminuzione delle temperature quanto piuttosto alla genesi di intensi e diffusi temporali lungo tutta la dorsale adriatica, ma con ampi coinvolgimenti delle regioni tirreniche centrali e meridionali (fig.5).

fig.5

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Davvero inquietanti le previsioni del modello LAMMA, con accumuli tra Marche, Abruzzo e Molise localmente superiori ai 200 mm/24 h, una vera alluvione.

Non da meno il modello YOUMETEO, che evidenzia ottima convergenza previsionale e che inserisce le stesse quantità negli stessi luoghi (fig.6).

fig.6

fig.6

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Da considerare inoltre che, a causa del massiccio afflusso d’aria fredda dal nord atlantico, dopo le nevicate di ieri nelle regioni alpine, anche gli appennini potrebbero vedere qualche spruzzata di neve nelle cime più alte, segnatamente massicci dei Sibillini, Laga, Gran Sasso e Maiella oltre i 2000 m di quota (fig.7).

fig.7

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Dalla fig.6 è ben evidente il crollo termico previsto su tutte le regioni italiane, ma in particolare in quelle adriatiche, con valori di 7-8° C inferiori alle medie del periodo.

Insomma, si fa presto a chiamarla estate, per adesso le dinamiche previste ricordano molto le classiche irruzioni fredde invernali nel Mediterraneo, quasi assenti in realtà questo inverno.

 

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

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