Ambiente, territorio & dissesti — 18 Febbraio 2015

Nel 2014 le emissioni di gas serra in Italia sono calate del 20% rispetto al 1990 e del 6-7% in relazione al 2013. Lo afferma la Fondazione per lo sviluppo sostenibile facendo una stima in anteprima delle emissioni nazionali di gas serra per l’anno appena trascorso, alla vigilia del compleanno di Kyoto che si celebra il 16 febbraio. Per Edo Ronchi, papà del protocollo, “il calo delle emissioni non è prodotto solo dalla lunga recessione ma dalla riduzione dell’intensità carbonica del Pil”.

La buona notizia per il clima, dice la Fondazione per lo sviluppo sostenibile, è che “le emissioni di gas serra continuano a calare in Italia”. Come spiega Ronchi, presidente della Fondazione, “se questo trend sarà confermato, le emissioni continueranno a calare anche nei prossimi anni in presenza di una ripresa economica”, dal momento che è “in corso un mutamento strutturale del sistema energetico italiano, prodotto dall’aumento sia dell’efficienza energetica e sia delle fonti energetiche rinnovabili”. Tanto che, osserva l’ex ministro, nel 2014 sono stati emessi circa 300 grammi di CO2 equivalente per produrre un euro di Pil” a fronte dei 400 grammi per ogni euro di Pil del 2005. In particolare, secondo il report, le emissioni “nel 2014 si sono attestate attorno a 410 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; 25-30 milioni di tonnellate in meno rispetto al 2013”. Mentre rispetto al 1990 (anno di riferimento per Kyoto) le emissioni dell’Italia sono state “quasi 110 milioni di tonnellate di CO2 equivalente in meno e di poco meno di 170 rispetto al picco del 2005”. Alla base del calo delle emissioni secondo la stima della Fondazione c’è “in primo luogo il calo della domanda di gas naturale” soprattutto per un calo della produzione termoelettrica; poi il calo nei consumi di carbone (meno 7%), mentre i prodotti petroliferi sono calati un po’ meno grazie anche alla riduzione dei prezzi dei carburanti.

Fonte: Ansa.itDEBUTTO 2015 CON ALLARME LIVELLO CO2, EMISSIONI IN AUMENTO

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