Editoriali — 22 Luglio 2016

21-07-2016 – Salve a tutti, estate che prosegue nel suo corso e tutto sta andando esattamente come da previsione. La cupola anticiclonica nel Mediterraneo sta già mostrando segnali di cedimento che, sebbene temporanei, saranno tangibili in tutte le regioni nel prossimo week-end, con un abbassamento di 3-4° C delle temperature a iniziare da nord e con fenomenologie che al momento saranno prevalentemente concentrate sui rilievi, con ampi sconfinamenti però in pianura Padana e nel versante Adriatico.

Andiamo per gradi; ecco la fascia anticiclonica nel Mediterraneo, con il cavo d’onda sulla Francia indicativo della presenza del nucleo di bassa pressione che si appresta a entrare nel Mediterraneo (fig.1).

fig.1

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Nel frattempo, sull’Italia le temperature sono salite parecchio, soprattutto nelle regioni centrali, ma senza raggiungere i valori di particolare rilievo (proprio i 34-36° C citati alcuni giorni fa nell’editoriale), a testimonianza che l’anticiclone presente sopra le nostre teste è caratterizzato da una struttura ibrida (azzorriano alle quote più elevate, in parte africano nella media troposfera).

fig.2

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Come annunciato da molti giorni, il sud finora non ha sperimentato valori particolarmente elevati, addirittura si viaggia sui 28-30° C su Calabria e Sicilia. Niente a che vedere insomma con il Luglio 2015.

Le prossime 36 h comunque vedranno la presenza di valori ancora abbastanza elevati nelle regioni italiane, in aumento al sud, stazionari al centro, in leggera flessione al nord, soprattutto settori alpini.

Il peggioramento comunque è già iniziato, i primi temporali sono in atto, per ora sparsi, lungo l’arco alpino, ma diventeranno molto più estesi e intensi nei prossimi 2-3 giorni, sotto la spinta dell’affondo atlantico, che produrrà i massimi effetti tra sabato sera e Domenica, con un goccia fredda in quota in transito sopra le penisola (fig.3).

fig.3

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L’assetto termo barico esistente al momento non subirà, in tal senso, un vero e proprio stravolgimento, come accaduto per l’ultimo evento perturbato di metà mese; tuttavia, le temperature diminuiranno in  maniera tangibile.

Intanto, domani venerdì, le temperature nei bassi strati raggiungeranno l’apice, con la +20° C a 850 hPa (1500 m) che sfiorerà le coste tirreniche (fig.4).

fig.4

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Domenica notte, l’abbassamento alla stessa quota sarà di circa 4° C nelle regioni occidentali, poco o nulla ancora al sud (fig.5).

fig.5

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Tuttavia, la combinazione tra la presenza di aria fredda in quota e un certo abbassamento dei geopotenziali (pressione) favorirà l’insorgenza di diffusa attività temporalesca nell’arco alpino tra venerdì e Domenica, ecco le precipitazioni previste domani, venerdì (fig.6).

fig.6

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Come si vede dalla fig.6, temporali anche forti potrebbero verificarsi nella pianura Padana occidentale, oltre che su tutti i rilievi alpini. 

Per il centrosud la giornata peggiore sarà quella di Domenica, con diffuso sviluppo di temporali lungo la dorsale appenninica, in sconfinamento verso le regioni adriatiche (fig.7).

fig.7

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Da la quadro termico complessivo per la giornata di Domenica si evince come i maggiori scostamenti rispetto alla media in senso freddo saranno proprio nelle regioni tirreniche, le più colpite dall’ondata di caldo al momento (fig.8).

fig.8

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Insomma, come annunciato da giorni (anche sotto lo scetticismo di molti), il break temporalesco, accompagnato da un moderato calo termico, oltre che attività temporalesca sui rilievi, ci sarà.

A seguire, evoluzione da definire. Con la ripresa del vigore del Vortice Polare, sempre più evidente, occorrerà verificare dove si andrà a collocare il cavo d’onda del getto polare in Atlantico (il primo di stampo autunnale) a inizio Agosto. Più a ovest significherà ancora caldo da noi, anche intenso, più a est potrebbe significare, viceversa, una sua attenuazione e l’arrivo di temporali al nord  (fig.9).

fig.9

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Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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