Editoriali Slider — 28 Ottobre 2020

Il trend in corso, che vede l’espandersi di un promontorio dinamico afro-mediterraneo destinato a mediterraneo e ad europa centro-occidentale, segna l’inizio di una probabile tendenza generale di medio e di lungo termine nella direzione di forti deviazioni o perturbazioni del jet stream in senso meridiano. E’ pur vero che il promontorio suddetto, stabilizzante per i giorni di fine mese, non appare così intenso e solido, ma lo è altrettanto il fatto che in pieno atlantico andrà, a giorni, sviluppandosi una spinta meridiana positiva di tutto rispetto ed in grado di estendersi, con modi assai convincenti, sino alle aree dell’islanda e dell’europa nord-occidentale. Una perturbazione del getto di questo tipo è tale da far immaginare persino un disegno da pattern wave2 e da vero e proprio split con conseguenti possibilità di affondi settentrionali in pieno continente. Ma occorre aggiungere che la medesima corposa dinamica non sembra dover assumere detti precisi contorni per l’effetto di una evoluzione a carattere piuttosto retrogrado nella direzione di un profilo rex molto forzato a spingere l’affondo e l’azione ciclonica, da nord-est a sud-ovest, si in profondità ma anche piuttosto a largo sull’atlantico iberico e marocchino. Una meridianizzazione così intensa ma anche forzata in senso retrogrado e che muove l’aria fredda verso sud-ovest a largo sull’atlantico finisce, infatti, per rendere detta aria fredda completamente estranea al mediterraneo, per isolarla in un cut-off o in un semi cut-off ad ovest e per regalare allo stesso mediterraneo la spinta esattamente opposta di una rimonta sub-tropicale. Quando si sarà compiuta detta probabile evoluzione saremo, più o meno, intorno ai giorni 4-5 novembre e, seppur un pò in balìa del fatidico sub-tropicale, saremo anche in un contesto di assoluto interesse per le sue prospettive future, giacché ancorato ad un disegno evolutivo condizionato dai susseguenti possibili consolidamenti di aree anticicloniche in sede continentale o sul vicino nord-atlantico, e magari capace di dare respiro ad accattivanti azioni settentrionali o anti-zonali. Il disegno generale identifica la situazione prevista in quota per i giorni 4-5 novembre nella quale, con l’aiuto della rappresentazione del profilo del jet-stream (freccia grande in semitrasparenza), si nota la notevole perturbazione del flusso zonale sopra descritta, mentre il resto della simbologia serve a delineare l’ipotesi della successiva tendenza nella direzione di quadri in cui diventano protagoniste azioni continentali piuttosto che atlantiche…

Pierangelo Perelli

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