Editoriali Slider — 24 Settembre 2021

A fine settembre e con la stagione che procede verso l’autunno domandarsi come potrà essere ottobre è lecito. Ma dobbiamo sempre considerare che, se si vogliono indicazioni che hanno un minimo di credibilità o di senso, dobbiamo guardare non oltre i 5-7 giorni. Il che non vuol dire che, come dico sempre, non si debbano scrutare le linee di tendenza del lungo termine dettate dai modelli. Ma la regola è questa, e figurarsi che senso possono avere le previsioni stagionali o le previsioni relative a mesi successivi. Ecco perché consiglio vivamente di non affidarsi mai troppo a titoloni che spiegano come sarà la prossima stagione. Andando a scrutare quanto riguarda i prossimi giorni e l’inizio del mese è da considerare una interessante evoluzione che vede, dapprima un temporaneo e breve rialzo barico mediterraneo e di matrice africana e poi, al seguito di un certo sfondamento sul nord-italia, un corso più atlantico caratterizzato anche da non impossibile variabilità, e, in termini di eventuali influenze anticicloniche, caratterizzato non più dall’africano ma, semmai, sui settori occidentali, dalle azzorre. Magari potrebbe trattarsi di un progresso non così spinto verso segni marcatamente autunnali, ma è anche vero che tra fine settembre ed inizio ottobre, non possiamo certamente pretendere acqua a fiumi e aria fredda. Semmai c’è da chiedersi se siffatto corso, caratterizzato da un benefico occidente di confine e con qualche possibilità di infiltrazioni atlantiche durerà, giacché già a partire dai giorni 2/3 ottobre sembra doversi configurare una linea di tendenza favorevole ad affondo in oceano, tanto assai interessante da considerare quanto incerto nei suoi possibili risvolti a livello di tempo mediterraneo. Un disporsi di saccatura in atlantico, infatti, può voler dire, a seconda di come muove tutta la dinamica euro-oceanica, e considerando situazioni estreme che non escludono un range di situazioni intermedie, progressione di maltempo da ovest oppure rimonta del sub-tropicale. La prevalenza del forcing zonale introdurrebbe elementi di instabilità ed aspetti autunnali, mentre la meridianizzazione elementi favorevoli a rimonte anticicloniche eventualmente non estranee ad infiltrazioni di segno opposto a quelle che vengono dall’atlantico. Vedremo. Il disegno si riferisce alla situazione prevista a 500 hPa proprio nell’immediato inizio del mese mentre le frecce, considerando la transizione dal blu al viola, stanno ad indicare la tendenza del jet stream sopra descritta. Francamente, al momento, pur potendo discutere le proposte dei vari modelli relative, decifrare i giorni successivi al 2/3 ottobre mi sembra operazione alquanto difficile…

Pierangelo Perelli

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