Editoriali Slider — 24 Gennaio 2023

Con il futuro di fine mese e di inizio febbraio ancora da scrivere il medio termine si delinea, invece, relativamente definito e descritto dalla tipica riattivazione ciclonica mediterranea o dalla riapertura alle correnti settentrionali di una circolazione ciclonica matura o invecchiata quale quella che ancora ci interessa. La medesima circolazione, foriera del tempo perturbato e fresco o freddo di questi giorni, è in fase di ulteriore chiusura e di un graduale lento colmamento che non mancherà, nell’ambito delle prossime 48 ore, di allentare, soprattutto sul centro-nord, lo stesso tempo perturbato e di favorire un certo relativo aumento della pressione. Non si tratterà, tuttavia, di una sua fuga definitiva perché, per quanto destinata a mantenersi a latitudini generalmente basse, riaprirà a correnti dei mari del nord e subirà una temporanea riattivazione. Una tale evoluzione è da ascrivere alla persistenza del blocco anticiclonico ad ovest e a sue ulteriori pulsazioni meridiane che favoriscono la genesi di nuovi impulsi o di nuove saccature in progressione da nord a sud, evidentemente attirate dal residuo della depressione mediterranea e in grado, con il corrispondente aggancio, di ridare ad essa vigore. L’evoluzione descritta si inquadra, come detto, nel medio termine e intorno ai giorni 26/28, quando, di conseguenza, andranno maturando nuova destabilizzazione su adriatico e centro-sud in primis e nuova diminuzione termica generale. E’ possibile, quindi ed a seguire, la classica invadenza anticiclonica che segna la fine della fase ma con tutte le incertezze segnate dal comportamento di un anticiclone che non sembra così propenso ad estendersi verso est ma che sembra, invece, pur nell’ambito di un certo cambio di circolazione e di una certa traslazione dei flussi verso levante, a proporre ulteriori irruzioni. E se è pur vero che dette irruzioni al momento risultano con la veste di rapidi transiti maggiormente destinati alla penisola balcanica il loro grado di influenza sulla nostra penisola è, in verità, ancora tutto da definire. Il disegno mostra la situazione generale prevista a 48 ore e, con il supporto della simbologia (le frecce viola descrittive della situazione in quota attuale e le frecce blu descrittive della situazione prevista in quota a 48 ore), la riapertura della porta delle correnti del nord con la rivitalizzazione della circolazione negativa mediterranea…

Pierangelo Perelli

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