Editoriali Slider — 21 Febbraio 2022

Affermazioni giornalistiche che indicano l’arrivo anche sull’italia del sistema ciclonico che ha determinato le tempeste sul nord-europa rientrano nel falso e nell’ignoranza dominanti di questo mondo. Il sistema ciclonico delle tempeste del nord-europa se ne va, indebolendosi, verso est alle alte latitudini e se ne frega altamente del mediterraneo e dell’italia. Quanto può accadere e probabilmente accadrà altro non è che quanto normalmente o fisiologicamente accade in rapporto alla fisionomia delle depressioni atlantiche che attraversano il nord-europa e che estendono l’azione del proprio nucleo freddo in moderate saccature o affondi verso sud o sud-est. La saccatura in questione è effettivamente in procinto di coinvolgerci, ma in modo parziale e con effetti moderati. Non si tratta altro che di uno dei tanti affondi di questo inverno, poco incisivi per il mediterraneo centrale perché maggiormente destinati all’europa orientale ed ai balcani. Può rappresentare, tuttavia, una piccola variazione al tema del tempo stagnante e caratterizzare la sostanza di una rapida sbuffatina fredda, più vistosa sui settori adriatici. Una storia questa, o una successione di eventi, che può ripetersi nel medio termine, proprio in relazione al nuovo profondo sistema ciclonico ulteriormente destinato al nord-europa e, come il precedente, in grado di, nel suo spostamento verso est o nord-est, estendere una moderata diramazione in direzione dei balcani e del mediterraneo. Quanto detto ulteriore affondo sia in grado di avere effetti più diretti per l’italia è difficile da dire. Alcuni modelli lo rappresentano effettivamente più incisivo e con un carattere maggiormente retrogrado, ma l’ipotesi sarà da verificare meglio nelle prossime ore. Stiamo naturalmente trattando di episodi che non sono destinati a sconvolgere la stagione in senso invernale ma che, quanto meno, possono disegnare un finale di mese più dinamico e variabile, ed un pò meno dominato dall’invadente anticiclone delle nebbie, degli strati e della precedentemente menzionata calma piatta. Il disegno, riferito alla situazione generale emisferica prevista intorno ai giorni 25/26, mostra la successione dei sistemi ciclonici del nord-europa in trasferimento da ovest ad est e praticamente estranei rispetto alle nostre latitudini, e mostra il quadro della estensione depressionaria, lontana parente del sistema ciclonico molto distante a nord, che raggiunge, moderata, balcani ed adriatico…

Pierangelo Perelli

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