Editoriali Slider — 19 Marzo 2022

La ricerca della pioggia continua ad essere affannosa e difficile perché il quadro generale euro-oceanico offre, in modo persistente, disegni che privilegiano barriere anticicloniche e deviazioni del flusso principale occidentale verso le alte latitudini. Dette deviazioni neanche riescono a configurarsi come il motore di flussi freddi apprezzabili o irruzioni, magari in grado di risultare destabilizzanti in mediterraneo. In verità, ed è ovvio che accada per effetto di dette configurazioni, un certo richiamo, a fasi alterne, di correnti più fredde da levante si verifica; ma tende ad essere smorzato, o deviato verso nord-ovest, da un contesto di infiltrazioni secondarie occidentali a largo ed alle basse latitudini che alimenta il ramo africano del sub-tropicale. Da cui l’evoluzione che osserviamo anche nel presente, caratterizzato da una debole circolazione ciclonica del basso mediterraneo che muove stentatamente verso levante senza essere in grado di determinare quelle fasature est-ovest e conseguenti profili “dipole” talora non estranei ad afflussi freddi da est destabilizzanti. La speranza che quanto meno dette infiltrazioni secondarie alle basse latitudini possano prima o poi regalare una depressione mediterranea degna di essere chiamata tale sono riposte nel finale del mese, ma i dubbi che possa esserci davvero una svolta rimangono tutti. In ogni caso i vari modelli tendono a considerare, intorno ai giorni 26/27, la possibilità dell’ennesima infiltrazione all’altezza di gibilterra in grado di muovere verso oriente, e, forse, stavolta anche in grado di produrre, in termini di peggioramento, qualcosa di più. Tutto questo lo vediamo nel disegno della situazione generale prevista proprio tra il 26 ed il 27 e che mostra il profilo di una circolazione ciclonica iberico-marocchina in progressione verso l’italia. A dirla tutta detta circolazione non sembra granché, ma non sembra neanche associata alla evoluzione della depressione che, più debole, a più bassa latitudine e parzialmente ostacolata dall’alta pressione, sta producendo lo scirocco ed il brutto tempo limitato alle isole delle ultime ore. Per il lungo termine occorre, in ogni caso, considerare tutte le varie ipotesi attualmente sul piatto che caratterizzano, per come indicato dalla simbologia e al seguito di tale episodio ciclonico più o meno influente, un quadro assai ricco, di non facile traduzione e che oscilla tra la persistenza di azioni anticicloniche muro per le infiltrazioni e più benefiche aperture, sia ad ovest dalla parte dell’atlantico che a settentrione dalla parte dei mari del nord…

Pierangelo Perelli

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