Editoriali Slider — 16 Agosto 2021

Mi capita di dover rispondere a domande sul tempo che farà. E questo a dimostrazione del fatto che in alcuni casi non si interpreta correttamente lo spirito di questi miei articoli ma anche a dimostrazione del fatto che non si ha la percezione che di previsioni serie, certificate, e trasmesse da istituti o enti come l’aeronautica militare ed altri è piena la rete ed è pieno il mondo. Sto parlando, naturalmente, di servizi seri e che trattano la meteo per come è dovuto. E non mi riferisco affatto a certi siti che operano sulla base di titoloni assurdi e di modi assai estremi, thrash, kitsch e retorici, con il chiaro intento di attirare attenzione e pubblicità, approfittando dei tanti che di meteo sanno poco o niente. Io non faccio previsioni. Non sono un meteorologo o un fisico dell’atmosfera nel bel mezzo di uffici adibiti, laboratori, strumenti, ed in grado di fare previsioni per come si deve. Faccio parte della cerchia, per fortuna folta, degli appassionati che amano la meteorologia e che si divertono a commentare le carte. E tanto meno esprimo opinioni personali sul tempo che farà, per il semplice fatto che il tempo che farà è già scritto sulle carte ed è descritto dai meteorologi di cui sopra, per cui non occorre che ci sia qualcuno che guardando le carte elabora sue inutili teorie, secondo modi assimilabili a quelli, demenziali e deprecabili, di maghi e cartomanti. Vedo che la rete è piena di santoni, peraltro anche seguiti, ma, ahimé, seguiti, temo, dai tanti che la meteo non sanno se è cosa da mangiare o da bere. Chiarito questo aspetto e venendo alle carte meteo va detto che, finalmente, la grande espressione del sub-tropicale che sale dall’africa e che ha prodotto il grande caldo di cui sappiamo, è in regressione e sarà sostituita da un corso estivo ben più normale, e, in alcuni casi, persino associato alla possibilità di infiltrazioni oceaniche di un certo rilievo. La prima di queste infiltrazioni, ovvero quella che attualmente descrive una sacca sui mari del nord e sulle isole britanniche, non sembra, però, dover maturare nella direzione degli affondi veri e propri. Sembra piuttosto dover maturare nella direzione di un movimento nord-ovest/sud-est, certamente in grado di dare una spinta al nuovo corso climatico e di apportare instabilità sul nord italia, segnatamente il nord-est, ma, forse, nulla di più. Una volta ristabilito un disegno estivo a componente occidentale e con un campo barico ben più clemente diventa assai più interessante, invece, il destino della infiltrazione che si prospetta per la settimana del 22, e perché la medesima mostra, a differenza della precedente, di definirsi nella forma di una incisiva curvatura ciclonica degna di tale nome, e perché sembra dover maturare nell’ambito di una ridistribuzione barica euro-atlantica che vede rialzi pressori in latitudine stavolta ben piazzati in oceano e sull’europa nord-occidentale (vedi disegno della situazione generale riferito ai giorni 22/23). Sono parecchi i giorni che precedono metà terza decade e molto di diverso le carte potrebbero ancora mostrare, ma è certo che una evoluzione generale siffatta renderebbe questa seconda metà del mese assai meno conforme a cappe africane e più consona a variabilità e a temperature, altrettanto variabili ma, sostanzialmente, in linea con la norma…

Pierangelo Perelli

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