Editoriali Slider — 14 Settembre 2021

Il difficile cammino delle infiltrazioni oceaniche è ben rappresentato dal corso della sacca che affonda sull’iberia e che lambisce l’europa occidentale. In qualche modo, scongiurando la possibilità di un suo cut-off, la medesima proverà a progredire, ma senza riuscire a farlo in modo franco, ostacolata com’è dal promontorio afro-mediterraneo. Nel corso dei prossimi giorni, piuttosto, risalirà, indebolendosi e per sfilarsi verso nord-est. Una tale sua evoluzione potrebbe, però, risultare non così effimera ed inutile, viste le non improbabili, seppur modeste, dirette conseguente sul nord-italia e, soprattutto, la possibilità di una conseguente apertura a nuove successive infiltrazioni, e stavolta nel segno di un contesto più occidentale e più incisivo, seppur ancora un pò disposto a latitudini relativamente settentrionali. Le linee che, nel disegno, marcano la doppia ondulazione all’altezza del nord-italia segnano proprio questa possibilità, e con la seconda sacca probabilmente destinata, intorno a fine decade, a coinvolgere qualcosa di più che il solo nord-italia. Lo stesso disegno indica, infatti, la situazione prevista in quota proprio a fine decade, e mostra la suddetta disposizione ciclonica disposta tra francia ed isole britanniche, tendenzialmente portata a muovere verso levante e, pertanto, probabile ulteriore sinonimo di una fase non proprio così stabile. Da qui a dire, però, che a seguire avanzeranno perturbazioni atlantiche a catena ce ne corre giacché, per come già detto in precedenza, la fascia delle alte pressioni, in un modo o in un altro, non appare così arrendevole, al punto di prospettare nuove disposizioni tutt’altro che favorevoli ad aperture verso occidente. E pur scongiurando promontori afro-mediterranei come quello di questi giorni, che, combinati con strutture cicloniche bloccate a levante, diventano assai insidiosi e motivo di fenomenologie alluvionali come quella delle ultime ore sulla francia, nulla vieta che, nel corso della prima parte di terza decade, si possano avere estensioni anticicloniche sull’europa nord-occidentale e sin sulla scandinavia. La partita, peraltro, risulta aperta, e non si possono certo escludere evoluzioni orientate nella direzione di affondi nord-occidentali, ma ancora meno si possono escludere rimonte di un certo significato, e, addirittura, così marcate e meridiane da mettere in moto spinte fredde da nord-est. In proposito la simbologia delle frecce nel disegno vuole proprio descrivere dette possibilità, tra quelle in cui la porta verso ovest trova il modo di aprirsi alle infiltrazioni del nord-atlantico (frecce viola) e quelle che vedono consolidamenti anticiclonici continentali, in casi estremi non estranei a moti retrogradi di saccature  da nord-est quali sinonimo di afflussi freddi ed instabili di matrice continentale (frecce blu)…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi