Editoriali Slider — 12 Agosto 2023

Tra interviste meteo radiofoniche in cui si afferma che avremo due settimane di caldo o grande caldo a causa di un anticiclone che si chiama nerone, siti dove la temperatura di valencia non si capisce se è stata di circa 30 °C o di 47 °C ed altri dove si indica cosa promette l’autunno, ce ne sono per tutti i gusti. Questo modo di scrivere la meteo non lo condivido, e credo anche di non essere, per fortuna, il solo a non condividerlo. Pazienza. Cominciamo intanto con il dire che non avremo, da parte del solido sub-tropicale, nessun estremo, ma che avremo, e siamo in agosto, la compagnia del medesimo sub-tropicale, nell’ambito di una sua influenza che non si discosta granché da quello che è il suo comportamento canonico del periodo. Al suolo, addirittura, la pressione continuerà a non essere alta. Per cui si può francamente ammettere che non avremo nessun anticiclone particolare se non la presenza del fisiologico sub-tropicale che interessa le quote superiori. Inoltre non possiamo sapere affatto se detta presenza persisterà indisturbata per almeno due settimane tant’è che le carte di lungo termine presentano movimenti tutti ancora da definire. Non commento il nerone perché la cosa si commenta da sola. Ho scritto della temperatura di valencia perché, per interesse personale, ho guardato per giorni la temperatura registrata a valencia ed ho sempre visto, su vari siti, valori intorno ai 30 gradi, senonché, ad un tratto, in uno dei medesimi siti ed in un certo articolo di ieri, si indicava la registrazione di una temperatura di quasi 47 °C. Boh !! Riguardo poi al commentare certe carte di analisi, ovviamente legittime, frutto di indagine scientifica e che guardano ai prossimi mesi ed all’autunno, nessuno critica il fatto che se ne possa parlare. Ma c’è modo e modo di farlo, e la prima cosa da fare, in detti casi, è ammettere che si tratta di proiezioni stagionali e di lunghissimo termine, da considerare per quello che sono, associate a percentuali di probabilità alquanto basse e con scarso grado di affidabilità. Venendo al commento della situazione espressa dagli ultimi run modellistici risulta evidente che avremo una estate piena per giorni e giorni, governata da un sub-tropicale che si presenta solido ed anche in grado di proiettare promontori o estensioni verso nord o nord-est. I massimi, però, non saranno così alti e si distribuiranno in maniera tale da caratterizzarsi più influenti su nord e versante tirrenico. Ovvio che non mancherà il caldo, e su dette aree talora significativo. E’ probabile, poi, che, in dirittura di fine decade, il promontorio tenda a salire di latitudine con il rischio che il caldo possa anche aumentare ma in un contesto che è ancora tutto da verificare giacché, al netto di tale ulteriore estensione, occorre considerare anche la possibilità, per come indicano alcuni modelli, che, in progressione, una tale estensione possa assumere l’aspetto delle marcate meridianizzazioni di blocco che invitano movimenti retrogradi di spifferi freschi in quota da est o nord-est. Il disegno si riferisce alla situazione generale nell’immediato dopo ferragosto dove risulta evidente la compagnia del caro sub-tropicale, tuttavia non così asfissiante o non ancora così asfissiante, e dove sussiste anche la presenza di una debole falla in quota ad est sui balcani…

Pierangelo Perelli

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