Editoriali Slider — 10 Febbraio 2021

Se gli appassionati di meteorologia come il sottoscritto guardano, oltre che alle vicende italiche, alle evoluzioni meteo su larga scala e al loro significato, molti meno appassionati o non così seguaci della meteo più tecnica, giustamente guardano a cosa potrà accadere alle proprie regioni, in termini non di isoipse o di isobare, ma di nudi e crudi fenomeni. Ebbene accadrà, molto probabilmente ed intanto, che avremo un afflusso di aria fredda. Non sembra che si tratterà di una grande ondata di gelo o che la bella sacca fredda irromperà franca in mediterraneo. D’altra parte eventi di poli freddi o saccature di diretta origine artico-continentale che coinvolgono in modo diretto il mediterraneo sono assai rari. Meno rare, invece, sono le discese di tali sacche lungo l’europa orientale, lungo i balcani, in grado di sfiorarci o di coinvolgerci in modo parziale. E quanto sta per accadere è molto probabile che possa corrispondere ad una situazione del genere, ovvero ad una moderata o discreta ondata di freddo in grado di apportare una fase, più o meno breve, di venti di grecale e di temperature sotto media. E’ evidente che ogni volta che accadono fatti del genere non può, chi è amante della neve che imbianca pianure e colline, non sperare che tale freddo possa anche corrispondere ad un fatto precipitativo del genere. Ed allora, vista una certa evoluzione, mi sono divertito a disegnare quella che potrebbe, e dico potrebbe, essere la situazione tra venerdi 12 e sabato 13, certamente di un certo interesse proprio per coloro che sperano in un episodio invernale precipitativo. Ho detto che la depressione attualmente in transito è da considerare di chiusura, ed è da considerare sostanzialmente di chiusura perché rappresenta l’ultimo atto di un treno di perturbazioni atlantiche organizzato. Ciò che non esclude, però e per come sembra nelle probabilità, la possibilità di uno strascico infiltrativo che potrebbe generare una ulteriore moderata depressione mediterranea disposta inizialmente sul medio tirreno proprio tra venerdi e sabato. Alla luce della irruzione contemporanea, che vede il travaso verso sud di una sacca fredda in quota e di aria fredda di avvezione veicolata anche al suolo dalla bella alta pressione relativa e di blocco più o meno temporaneo sull’europa centro-settentrionale, è evidente che una depressione del genere potrebbe, non solo favorire un maggiore richiamo di aria fredda ed una maggiore tendenza retrogressiva del blocco freddo, ma potrebbe anche innescare una fenomenologia precipitativa inizialmente sui versanti tirrenici e tale, naturalmente oltre una certa latitudine italica da verificare, a carattere di precipitazione nevosa a bassa quota. Non ci sono certezze in situazioni del genere, e la previsione a carattere regionale o locale la lasciamo volentieri agli esperti; ma è chiaro che la speranza di vedere, su alcune zone d’italia e a bassa quota qualche fiocco, non è così illusoria. Il disegno indica la situazione che vari modelli prevedono per quelle ore o per quei giorni e, con la simbologia dei fronti che io ho immaginato e con le frecce, rende bene l’idea di quanto descritto…

Pierangelo Perelli

Share

About Author

Pierangelo Perelli

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi