Editoriali Slider — 08 Settembre 2020

Un sub-tropicale vivo ed a suon di azzorre sta gestendo questo primo scorcio del mese opponendo una certa resistenza alle infiltrazioni atlantiche e mantenendo fronte polare e jet stream alle latitudini dell’europa centro-settentrionale. La sua forza, però, non è tale da impedire qualche fuga o diramazione che, nell’ambito delle suddette alte pressioni, finisce per penetrare evolvendo a sistema isolato ed in ristagno. La debole saccatura che ha prodotto un passaggio di instabilità sul centro-nord e che è andata sviluppando una goccia fredda sul mediterraneo occidentale, muovendo verso sud-ovest, ne è un esempio. Una tale disposizione anticiclonica, a dispetto di quanto intravisto nei modelli precedentemente, risulta, anche tale da rendere difficoltoso il previsto aggancio di tale depressione e del fine settimana che, per quanto confermato, sembra tendere a risultare incapace di andare oltre una certa molto temporanea e modesta rivitalizzazione dello stesso sistema ed una certa sua forzata mobilizzazione verso levante o sud-est. La mossa, in ogni caso, non potrà mancare di attivare una certa minaccia per i settori occidentali della penisola. Poi, l’attività di un forcing groenlandese tutto proiettato verso meridione, invece che verso est e sud-est, e destinato a rivoluzionare i profili barici e l’andamento del jet stream, andrà a ridisegnare i giorni di metà mese a favore di una configurazione meridiana con affondo iberico e rimonta in mediterraneo e sin sull’europa centro-settentrionale, e a favore di effetti altopressori, stavolta africani. Ma occorre anche ammettere che vere e proprie esplosioni estive non risulteranno e che il mese continuerà a mantenere le promesse di un mese abbastanza dinamico, senza ritorni di clima da luglio o da agosto, in virtù di spinte e presenze sub-tropicali non così energiche e, quando anche in forma di promontori afro-mediterranei, piuttosto temporanee. E tutto questo anche in attesa della conferma di certe indicazioni di lungo termine che descrivono una seconda metà del mese meno anticiclonica ed ancor più vivace. Il disegno descrive la situazione prevista a 500 hPa tra venerdi e sabato prossimi ed è eloquente nel mostrare il campo di alte pressioni disposto lungo i paralleli con la debole falla mediterranea frutto dell’aggancio e dei movimenti sopra indicati ed astrusa dalla grande circolazione. Si nota, infatti, come i forcing di jet stream (di 300 hPa), indicati dalle frecce più grandi, siano essenzialmente patrimonio delle latitudini medio-alte. A loro volta le altre frecce stanno ad indicare il cambio circolatorio di metà mese, associato allo sviluppo di un nuovo schema di forcing con un jet stream che, da lineare sul nord-europa, muove una azione negativa in direzione dell’atlantico iberico…

Pierangelo Perelli

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