Editoriali Slider — 03 Giugno 2025

La fascia del sub-tropicale non si presenta uniforme ma è comunque in grado di caratterizzare una fase estiva e relativamente stabile un pò su tutto il mediterraneo. Un flusso del nord-atlantico tende a disegnare ed a mantenere un certo affondo sull ‘europa nord-occidentale, capace di contestualizzare come ondulata la stessa fascia del sub-tropicale, ma, per il momento e per fortuna, senza apprezzabili espansioni della medesima in sede afro-mediterranea. Si riscontra, infatti ed a supporto di tale contesto, una presenza relativamente solida delle azzorre in sede oceanica e con una sua, seppur modesta, estensione verso levante. A dispetto del flusso instabile sopra indicato e capace di produrre infiltrazioni sul nord-italia il campo delle alte pressioni mediterraneo non tenderà, comunque, a cedimenti di rilievo, ed anzi, andrà, soprattutto in direzione di fine decade, consolidandosi, acquisendo, probabilmente ed in quota, una maggiore componente di matrice africana; e questo per merito di una evoluzione associata alla solita falla ad ovest dell’iberia, che, al momento, alcuni modelli vedono perturbare la fascia del sub-tropicale con una oscillazione negativa di una certa entità ed in grado di dare maggiormente vita a quello che, appunto, viene chiamato l’anticiclone africano. C’è da dire, comunque, che quanto potrà accadere a fine decade e, soprattutto ad inizio seconda decade, è ancora in fase di verifica ed associato ad incertezze, per come lo sono l’evoluzione dell’eventuale suddetto promontorio all’altezza del mediterraneo e la capacità della falla iberica di forzare la barriera anticiclonica verso est in termini più o meno rapidi ed efficaci. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 7/8, in cui si possono notare: il ben presente sub-tropicale dei 500 hPa e la saccatura del nord-atlantico che affonda sul continente sino alle medie latitudini (frecce medie rosse e blu); l’anticiclone delle azzorre dei bassi strati, relativamente solido in oceano e che estende una timida diramazione sino al mediterraneo occidentale (frecce rosse piccole); la falla a largo che, nel medio-lungo termine, è previsto che possa muoversi verso nord-est, approfondendosi e legandosi al flusso atlantico, sino a segnare una saccatura iberica più o meno in grado di procedere poi verso levante a forzare l’eventuale moderato promontorio afro-mediterraneo del sub-tropicale (le due frecce grandi)…

Pierangelo Perelli

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