Slider Terremoti — 30 Ottobre 2016
Salve a tutti, eccoci, purtroppo, oggi, 30 Ottobre 2016,  a commentare un evento sismico, fortissimo, avvenuto pochi km  a sud dell’area interessata dall’ultima sequenza.

Una scossa di magnitudo Mw (magnitudo momento) = 6,5 si è verificata infatti immediatamente a nord di Norcia alle ore 7:41 (nuovo orario, 6:41 GMT).

fig.1

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fig.1 – localizzazione terremoto ore 7:41,Mw 6,5tra Norcia e Preci, fonte immagine tellus project – IARESP

La scossa è la più forte si tutta la sequenza (inizialmente valutata con Mw = 6,1 dall’INGV, poi corretta a Mw = 6,5) e può essere considerata quindi il più forte evento sismico degli ultimi 36 anni in Italia, dal terremoto del 23-11-1980 in Irpinia (Mw 6,9).

Come visualizzato dalla fig.2, la nuova scossa si colloca leggermente più a sud rispetto alle due precedenti di magnitudo >5 del 26 Ottobre, in prossimità dell’abitato di Norcia  (fig.2), da cui giungono notizie drammatiche, con il crollo di parte della storica cattedrale di San Benedetto .

fig.2

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Come dibattuto ormai in numerosi editoriali (ved. sezione geologia), l’attuale sequenza sta colmando il gap sismico e completando il rilascio tensionale in corrispondenza dei segmenti di faglia situati a nord della precedente sequenza del 24 Agosto e, più in generale, si colloca perfettamente all’interno del gap sismico presente tra le scosse di Agosto e la lunga sequenza umbro-marchigiana del 1997-1998 (fig.3).

fig.3

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Ecco la collocazione della nuova scossa in fig.4, perfettamente situata lungo la prosecuzione della ideale prosecuzione della “linea di rottura” del 24 Agosto, ovvero della proiezione in superficie della linea ideale che congiunge gli epicentri delle diverse scosse (NON è la  reale emergenza superficiale della faglia generatrice, collocata più a est nella prima sequenza)

(fig.4)

panoramica-terremoto22

Come mai si è verificata una nuova scossa così forte nella stessa area già colpita dalle scosse del 26 Ottobre??

Al momento si possono fare solo discussioni amatoriali, in attesa dei dati ufficiali degli organi competenti; come accennato comunque, la mobilizzazione di segmenti adiacenti, lungo piani di faglia caratterizzati dallo stesso assetto geometrico (faglie dirette immergenti verso ovest, fig.5), era contemplata, purtroppo, dall’analisi della distribuzione degli epicentri della sequenza, secondo un processo graduale di sprofondamento di settori adiacenti di catena appenninica verso il Tirreno (ved, editoriale), fig.5

fig.5

faglia-diretta-1

Nel caso specifico, evidentemente, l’accumulo di stress sismico in corrispondenza del piano di faglia non si era esplicato completamente in occasione delle due scosse del 26 Ottobre, come una prima analisi molto spedita può lasciar presupporre (fig.6).

fgi.6

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In parole più semplici, per completare la sequenza (si spera), il terreno (ammasso roccioso) si doveva muovere anche nell’area subito a nord di Norcia.

Dal punto di vista maggiormente tecnico, dalla fig.6 si evince bene come i movimenti maggiori lungo il piano di faglia si siano esplicati principalmente a nord degli epicentri delle nuove scosse (area con colori rossi più in alto in figura).

La nuova scossa, purtroppo, si colloca proprio in un settore scarsamente attivato dalle scosse precedenti e, sembrerebbe, vada proprio a colmare tale lacuna, andando a mobilizzare il settore confinante con la scossa principale del 24 Agosto, come evidenziato in fgi.7, con l’epicentro (proiezione superficiale dell’ipocentro) della nuova scossa situato pochi km a nordovest del segmento di faglia attivato dalla prima sequenza  (fig.7, fonte INGV).

fig.7

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Ci potranno essere nuove scosse??

Sicuramente SI, ma non di analoga magnitudo quasi certamente.

L’INGV ha già censito infatti, mentre scriviamo, almeno 7 scosse di magnitudo >4 a partire dalle 7:41, ora dell’evento principale. Le probabilità che si verifichi una nuova scossa di tale intensità fortunatamente sono molto basse, ma purtroppo certezze non se ne hanno in questo settore; per il momento è possibile fornire solo il maggiore aiuto possibile alle  popolazione colpite da un sisma così forte che, lo ripetiamo, nel territorio italiano non si verificava da ben 36 anni.

Ilario Larosa

(meteogeo)

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