Editoriali — 02 Novembre 2016

02-11-2016 – Salve a tutti, rapido aggiornamento di carattere meteorologico, per sottolineare quanto sta accadendo a scala emisferica sopra le nostre teste.

Iniziamo subito dall’area siberiana; snow cover nell’area euroasiatica su livelli sorprendenti al termine del mese di Ottobre, superiore ai 20 milioni di km2 secondo lo stesso Cohen, il creatore del parametro SAI (Snow Advance Index), valore mai registrato dal 1976.

fig.1

ims_snow_np

 

Anomalie largamente positive proprio nell’area deputata al calcolo del SAI (fig.2).

fig.2

rutgers_daily_dep

 

Cosa può comportare un tale configurazione per il nostro inverno??

Diciamo subito che, se coniugata a marcate anomalie positive di temperatura nell’artico siberiano, un tale assetto termico può sicuramente abbassare lo stesso gradiente termico tra alte e medie latitudini a inizio della stagione fredda.

Minore gradiente significa minore accelerazione del getto polare e, in sostanza, un Vortice Polare più debole, che rappresenta il punto di partenza per avere un inverno perturbato e freddo (fase AO negativa).

fig.3

ecmwf_t850a_nhem_1

Quali segnali si hanno in merito nel breve e medio termine in troposfera, sulla base di quanto esposto??

Finora il VP a tutte le quote è apparso effettivamente piuttosto debole, sebbene una fase di ricompattamento sia visibile chiaramente nel lungo termine del modello americano, come discusso nel precedente editoriale.

Nel modello europeo però, compare un’evoluzione assolutamente compatibile con i ragionamenti finora condotti.

A inizio della prossima settimana infatti, l’anticiclone delle Azzorre spingerà forte verso l’Artico con asse coricato sudovest nordest (fig.4).

fig.4

ech1-144

Tale dinamica comporterà l’arrivo di una intensa saccatura Atlantica con contributi sempre più freddi di origine Artica tra 8 e 9 Novembre (fig.5).

fig.5

recm1681

 

Molto interessante la fig.5,  perchè evidenzia un abbozzo di blocco anticiclonico sulla Scandinavia e l’innesco di un moto retrogrado di masse d’aria fredda dall’Artico e dal continente russo.

Una bella avvezione fredda può prendere corpo in tal modo nel continente europeo, con afflusso freddo nel Mediterraneo occidentale; maltempo con piogge intense inizialmente (giorno 6) e, a seguire più freddo con neve sui irlievi alpini e dell’Appennino settentrionale (fig.6).

fig.6

ecmwf_t850a_eu_6

Insomma, una prima fase di maltempo sembra ormai abbastanza probabile a partire dal giorno 5, come accennato più volte, il seguito del mese di Novembre deve essere ancora decifrato, giungono segnali contrastanti, ma alcuni parametri quest’anno sono positivi come raramente in passato.

 

Ciao ciao

 

Ilario Larosa (meteogeo)

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi