Editoriali — 12 Novembre 2017

Buon pomeriggio a tutti, siamo giunti alla vigilia di un irruzione di aria più fredda davvero interessante, siccome mancano ormai poche ore possiamo dire qualcosa di più dettagliato sulla questione. Da questa sera la colata fredda si adagerà sulle Alpi, cominceranno subito le precipitazioni al confine che si spingeranno fin verso i 5-600 metri sul versante italiano, nella nottata la neve scenderà verso la Lombardia e le regioni del nord-est con limite intorno ai 600-800 metri (anche 400-500m in Trentino), il Piemonte (come di sovente accade in queste situazioni) riceverà ben poche precipitazioni. Durante la mattina la pioggia scenderà anche verso l’Emilia-Romagna e le Marche (esaurendosi sulle regioni più settentrionali), ATTENZIONE perché nella zona del bolognese e su buona parte della regione la quota neve potrebbe scendere anche sotto i 400 metri, con fioccate temporanee anche verso le porte di Bologna. FIG.1

 

FIG.1 Mappa italiana del modello GFS in cui è indicata la quota degli 0 gradi valida per lunedì 13 novembre ore 16:00, notare il valore basso sull’appennino tosco-emiliano                 Fonte: meteociel.fr

 

I venti contrari all’appennino tosco-emiliano creeranno le condizioni per l’effetto stau (correnti che si infrangono contro le pareti montane che fanno salire bruscamente l’aria creando sviluppi verticali) e le precipitazioni dureranno di più durante il giorno. Tradotto: neve abbondante sui monti (fino a 1 metro su quel tratto di appennino) e accumuli anche in media-alta collina, sulla Toscana e le marche quota neve sui 6-700 metri (qualcosa in meno sulle zone a ridosso dell’appennino). Nel corso del giorno gli sviluppi cumuliformi coinvolgeranno tutto il centro Italia con piogge sparse e quota neve inizialmente dai 1500-1600 metri in calo fino a 1000-1100 metri (specialmente in Umbria), in estensione anche alle regioni del sud ma con quota neve decisamente più alta (oltre 1700 metri). Al centro i fenomeni saranno più frammentati e gli accumuli saranno abbastanza contenuti anche se la fenomenologia potrebbe essere violenta, nella giornata di martedì recrudescenza dei fenomeni tra Marche, Umbria e Romagna, quota neve oltre gli 800-900 metri, fenomeni anche su Lazio e Abruzzo ma neve oltre i 1400-1500 metri, sempre abbastanza frastagliati, anche al sud rovesci sparsi. FIG.3

 

FIG.2 Mappa italiana degli accumuli precipitativi fino a martedì ore 7:00 Fonte: meteociel.fr

 

Tutto questo è dovuto ad un minimo depressionario FIG.2

 

FIG.3 Mappa italiana del valore del geopotenziale e temperature a 500hpa (5500 metri circa) valida per lunedì ore 7:00, si può notare il “buco” depressionario nella colonna atmosferica a partire dal nord                              Fonte: meteociel.fr

 

(originatosi dal golfo ligure, ricordate?) che sarà il motore dei sistemi nuvolosi, e soprattutto dei venti che sui crinali montani potrebbe generare raffiche violente oltre i 100 km/h e provocando mari agitati, con disposizione dapprima da nord-ovest poi in rotazione da nord. Minime comprese tra i 4 e i 7 gradi al nord, 5 e 10 gradi al centro, 10-12 al sud (che subirà un netto richiamo mite); massime sotto i 10 gradi nelle interne, oltre i 15-16 gradi al meridione. Vorrei ricordare che in quota avremo una certa quantità di freddo che con i rovesci potrebbe riversarsi in basso abbassando le temperature anche di 2-3 gradi in meno di un’ora. Motivo per cui invito a prestare la massima attenzione a mettersi in strada e di disporsi sempre di catene invernali o perlomeno di gomme stagionali nelle zone soggette a fenomenologia temporalesca e nevosa. In ultimo (ma non per importanza) vorrei specificare che queste sono previsioni fatte da un meteo appassionato e che la localizzazione dei fenomeni nevosi è estremamente difficile e potrebbe anche subire variazioni in poche ore, restate sempre sintonizzati per gli aggiornamenti, buona giornata!

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