Editoriali — 07 Aprile 2016

07-04-2016 – Salve a tutti; Mediterraneo luogo d’incontro di diverse perturbazioni, come spesso capita nella prima parte della primavera. Davvero articolata a affascinante l’immagine attuale dal satellite, con un intenso vortice ciclonico in risalita dalle coste nordafricane, pronto a portare il suo contributo di piogge, temporali, venti forti e…polveri desertiche in sospensione nei cieli delle penisola (fig.1).

fig.1

 

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Molto più a nord, sulla Francia, un’ampia saccatura Atlantica si dirige nel Mediterraneo, nei nostri mari occidentali, pronta a depositare un altro nocciolo freddo, dando origine a un secondo vortice, in perfetta convergenza con il primo entro la giornata di Sabato (fig.2).

fig.2

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Ecco in fig.2 i due minimi al suolo, supportati da nuclei depressionari in quota (due vortici appunto) nella notte tra venerdì e sabato, pronti a convergere e a incontrarsi in prossimità delle coste centrali Adriatiche e generando così una fase molto instabile nelle prossime 60 h circa su quasi tutte le regioni italiane, comprendendo quindi praticamente tutto il week-end. Si inizia nel pomeriggio, con temporali che si faranno strada dalla Sicilia verso le regioni ioniche, mentre al nord, soprattutto nelle regioni alpine, altre precipitazioni avanzeranno da ovest (fig.3).

fig.3

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Ma sarà nella giornata di domani, venerdì, che le due perturbazioni daranno il meglio nelle nostre regioni, con le e piogge e i temporali che interesseranno sempre di più le regioni centrali, grazie alla confluenza dei due sistemi perturbati, ecco l’evoluzione fino a metà giornata (fig.4).

fig.4

 

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Ed ecco la situazione nel pomeriggio sera, quando anche il riscaldamento del suolo e l’instabilità convettiva, generata dal contributo dell’orografia e del forte riscaldamento dei bassi strati, fornirà un ulteriore incentivo per i temporali nelle regioni appenniniche, anche piuttosto diffusi e intensi (fig.5).

fig.5

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In tale contesto le temperature diminuiranno anche di 10° C in molte regioni, in particolare nelle centrali tirreniche, dove ieri si sono superati diffusamente i 25° C di massima tra Lazio e Campania. La neve potrà addirittura fare di nuovo la sua comparsa a quote non elevatissime (1200-1300 m) nell’Appennino centrale e nelle Alpi centro orientali. Insomma una vera burrasca primaverile, in un contesto segnato da temperature notevolmente sopramedia in questi giorni.

Quanto durerà la fase fresca e instabile del week-end??

Non molto in verità, soprattutto il fresco; in effetti, a metà della prossima settimana, un intenso nocciolo gelido, proveniente direttamente dal lobo canadese del VP, si “tufferà” in pieno Atlantico, generando una nuova importante saccatura, ma molto più a ovest, esponendo le regioni centromeridionali a un nuova rimonta calda (fig.6).

fig.6

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Parleremo ampiamente di tale dinamica e della circolazione generale a scala emisferica, sempre più segnata dal peculiare assetto delle SSTA e dal conseguente andamento delle principali figure bariche a scala emisferica, nel prossimo editoriale, eccone un’anticipazione (fig.8).

fig.8

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Nel frattempo, come premesso, in arrivo piogge, temporali, sabbia (polveri) dal deserto, ventilazione sostenuta e un consistente abbassamento delle temperature.

 

 

Ciao ciao

Ilario Larosa (meteogeo)

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