Editoriali Slider — 26 Ottobre 2019

La insidiosa dinamica di affondi meridiani destinati a cut-off e di rimonte sub-tropicali mediterranee causa di temperature oltre la norma può lasciare spazio, finalmente, ad un contesto più zonale e più fresco di matrice oceanica se non nord-oceanica. Il residuo della stagnante depressione iberica dei giorni scorsi continua ad agire sul mediterraneo centro-meridionale sotto forma di goccia fredda incastonata ma destinata a graduale spostamento verso l’entroterra africano. Il cambio circolatorio suddetto è ben inquadrato dalla fisionomia della mappa in quota prevista per l’inizio del mese (disegno generale), non più associata alla presenza di un blocco afro-mediterraneo (linee viola) ma, viceversa, associata alla presenza di una debole sacca sull’adriatico e di una moderata onda positiva tra iberia e vicino atlantico (linea rossa). La medesima saccatura corrisponde alla possibilità, sotto gli effetti di un temporaneo rialzo pressorio sino alle latitudini dell’islanda, di un veloce transito da settentrione, foriero di una ondata di instabilità e di raffreddamenti nei giorni di fine mese. Rispetto a quanto intravisto nelle analisi dei giorni scorsi tramontano certe ipotesi ben fredde legate ad ulteriori successivi impulsi settentrionali nelle prospettive di inizio novembre ma scompare, comunque, il rischio di nuovi blocchi africani a favore di una configurazione generale favorevole a profili ondulati da ovest ed a un disegno globale, inquadrabile nella prima decade del mese, di matrice atlantica e tutt’altro che estraneo anche alla possibilità di incursioni piovose da ovest o da nord-ovest…

Pierangelo Perelli

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