Editoriali Slider — 26 Luglio 2020

il grande caldo africano di cui si legge e si ascolta qua e là, a leggere ed ad ascoltare quanto si legge e si ascolta qua e là, sembrerebbe l’esito di una bella estensione anticiclonica dinamica e stabile o di blocco dall’africa sin oltre le alpi, con forte richiamo di aria calda anche al suolo e con valori barici elevati a tutte le quote. Ebbene, guardando le carte anche di stasera, il profilo isoipsico relativo e i valori barici della settimana, noto solamente un bell’anticiclone estivo che fa il suo semplice dovere per quello che è il periodo. Non solo; noto anche che l’espansione, pur innegabile, di un’onda positiva sull’europa centro-occidentale a partire da metà settimana, evidentemente foriera di rialzi termici anche di una certa consistenza ma associata a valori barici non così elevati, sembra avere vita breve e, nell’arco di max 72 ore, ridare spazio a correnti atlantiche e dare spazio persino a prospettive di break. Se questa è la grande ondata africana di cui leggo ed ascolto devo dire che, a proposito di onde africane, ho visto ben di peggio. Sempre a leggere e ad ascoltare sembra, poi, che l’africano sia normalmente assente e compaia, ogni tanto come un essere diabolico, quando invece altro non è che il sub-tropicale in corrispondenza della longitudine dell’africa, e che, in estate, difficilmente risulta troppo lontano, anche quando non sussistono fasi di grande caldo. Durante la settimana, dunque, farà ben caldo, senza dubbio. Avremo un sub-tropicale che guadagna in latitudine e che, almeno per 48-72 ore, estende anche una discreta onda sin sulla media europa. Poiché, però, anche le ultime emissioni, come quella di ECMWF, altro non dicono che quanto ho scritto, mi limiterei ad affermare che l’estate farà l’estate e che il sub-tropicale farà il sub-tropicale estivo, senza allarmismi e senza scomodare troppo il troppo nominato africano, come fosse un fantasma che compare eccezionalmente ogni tanto, per provocare cataclismi, invasioni di cavallette e terre bruciate…

Pierangelo Perelli

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