Editoriali Slider — 23 Maggio 2020

Per gli amanti del fresco o i non amanti del caldo non ci sono, per il momento, cattive notizie. Per gli effetti di un’azione anticiclonica di matrice oceanica, con massimi che tendono a disporsi tra vicino atlantico ed iberia, e per un trend di relative spinte positive verso nord o nord-est, le azioni altopressorie afro-mediterranee, per il momento, sembrano scongiurate. Non solo. E’ assicurata, al contrario, una fisionomia di correnti generalmente settentrionali instabili rispetto alle quali la penisola risulta al confine, lambita lungo i suoi settori adriatici. Stiamo parlando della configurazione che si profila per la prossima settimana e che vede le azzorre spingersi sin sulle isole britanniche a delineare un contesto di benefici flussi nord-sud, e di assi di saccatura in moto lungo la penisola balcanica. La prima di queste azioni a moderata curvatura ciclonica è quella del breve-medio termine e della prima parte della settimana; una successiva, che può essere più incisiva, è quella che si delinea nella seconda parte. Se dette irruzioni sono maggiormente destinate a settori orientali del continente è altrettanto vero che, pur da considerare di striscio, possono essere influenti nel produrre ventate di instabilità sui nostri settori orientali, e non escludenti la possibilità di sconfinamenti verso occidente. Nell’incentivare eventuali fenomeni prettamente temporaleschi, in questi casi, gioca un ruolo, oltre alla componente di natura dinamica, il contrasto tra l’aria più calda al suolo tipica del periodo stagionale e l’aria fresca in quota che scende lungo la corrente nord-sud. Il disegno mostra la situazione prevista in quota intorno a metà settimana ed è identificativa della prima azione ciclonica, oramai sull’egeo, e della successiva, pronta a seguire la prima e in formazione sull’europa centro-settentrionale. Passata anche questa seconda saccatura si apre, poi, una fase ancora in corso di definizione ma nella quale sembrano poter prevalere declini barici e maggiori ingerenze di figure depressionarie…

Pierangelo Perelli

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