Editoriali Senza categoria Slider — 22 Dicembre 2018

Ammettere che l’inverno mediterraneo di questa fase viaggia sotto il segno del sub-tropicale non fa certo bene ai desideri dei freddisti. Occorre dire, peraltro, che sub-tropicale non significa per forza stabilità atmosferica e temperature miti. Il tutto dipende da come la medesima sua espansione si dispone in longitudine ed in latitudine. Quella dei prossimi giorni e del periodo natalizio tende a configurarsi relativamente decentrata e spostata sull’iberia, nonché abbastanza estesa lungo i meridiani e verso nord. Il che significa che, a fronte di un tempo generalmente non certo di freddo, si può ammettere un contesto relativamente settentrionale, e persino a tratti instabile per adriatico e meridione. Il disegno, riferito alla situazione prevista in quota ed al suolo del giorno di natale, da l’idea della configurazione suddetta, con l’indicazione del promontorio anticiclonico disposto tra iberia e mediterraneo occidentale ed esteso sin sulle isole britanniche. Il risultato prevalente e tendenziale di una tale configurazione è un contesto più stabile e più mite sulle regioni più nord-occidentali e più instabile e più freddo su quelle centro e sud-orientali. E’ infatti da mettere in conto, a fronte delle tese correnti nord-occidentali in quota e di grecale al suolo, un certo afflusso freddo diretto sulla penisola balcanica, con un coinvolgimento di margine di adriatico e sud italia. Una accentuazione di detto afflusso nord-orientale, con la possibilità di una evoluzione a rex-blocking del nostro caro sub-tropicale, risulta nella ipotesi previsionale di alcuni modelli, che vedono, a partire dai giorni di fine anno, rimonte anticicloniche meridiane sempre più spostate ad ovest e, pertanto, assai più aperte alla possibilità di richiami nord-orientali freddi inquadrabili nei giorni di inizio del nuovo anno (la linea blu/rossa e le frecce vogliono, appunto, rappresentare questa successiva tendenza ipotetica). E se gennaio inizierà con qualcosa di più attinente all’inverno lo vedremo, purché, per favore, non si cominci a dire che, nel caso, detta spinta fredda sarebbe il frutto dello straw asiatico prossimo. Lo stratw asiatico dei prossimi giorni è, chiaramente, infatti, da considerare, ma da qui a dire che influenzerà il corso invernale di gennaio, ce ne corre…

Pierangelo Perelli

 

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