Il perfetto autunno è quello o anche quello delle perturbazioni atlantiche che, nell’ambito del classico treno perturbato strutturato ad onde, interessano, senza eccessivi ostacoli, oltre a buona parte del continente anche le latitudini mediterranee. Le ragioni di una tale situazione meteo sono da ricercare in un jet stream che, con tanto di accelerazioni, fluisce lungo l’atlantico all’altezza delle latitudini che normalmente gli competono in questa fase della stagione. Ad una decade dal primo mese invernale nulla di più fisiologico. Il mio disegno della situazione meteo riferita a metà giornata odierna lo rappresenta con le frecce grandi in sovraimpressione che, lungo il classico profilo ondulato di promontori e saccature, segnano il classico forcing oceanico che spinge da ovest o da nord-ovest verso est o sud-est. Nel caso specifico sia l’espressione della situazione in quota (colori) che di quella al suolo (linee bianche delle isobare) sono eloquenti nel contestualizzare la tipica configurazione in cui la fascia depressionaria atlantica coinvolge l’europa e regala alle latitudini medio-basse la sua parte meridionale delle correnti occidentali e del treno perturbato oceanico. Il tutto nell’ambito anche di una evoluzione rapida in cui la spinta zonale risulta assai vivace. Tant’è che la perturbazione, il cui fronte freddo è oggi ancora sulla spagna e che centra la sua occlusione sulle isole britanniche, domani a metà giornata apparirà, per come indicato dalla seconda figura, disposta sulla nostra penisola con occlusione centrata tra regioni settentrionali ed alto adriatico in una ben marcata e definita area ciclonica. Da una situazione di tempo perturbato come questa a quella di un ripristino anticiclonico o di qualcosa che somiglia ad uno sbarramento all’atlantico il passo potrebbe, tuttavia, non essere così lungo, giacché al seguito della perturbazione e della depressione indicate e al netto dello strascico di una qualche moderata infiltrazione immediatamente successiva, soprattutto in dirittura del fine settimana le alte pressioni potrebbero rialzare la testa, peraltro in un contesto ancora tutto da decifrare nei modi di una loro affermazione mediterranea oppure di una loro salita verso nord o nord-est a configurare le prime sbuffate di aria fredda continentale. Ma questo lo vedremo…
Pierangelo Perelli

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