La subentrante alta pressione seguita da un corso occidentale ondulato rientra nelle prospettive dei prossimi giorni o del periodo che ci conduce verso fine mese. Un contesto che non ha a che vedere con stazionamenti o blocchi è causa di tempo variabile, caratterizzato da alternanza tra fasi stabili e fasi associate al transito di perturbazioni. C’è però anche da dire che, al netto di una situazione, appunto occidentale, mobile ed ondulata, si nota una certa progressiva tendenza dei moderati affondi ad evolvere in cut-off afro-mediterranei e a raccontare di qualcosa che, alla fine, può contestualizzare qualcosa di assimilabile a ristagni. A darci un orientamento di questo tipo si propone già la saccatura prossima di inizio decade, foriera di una certa generale moderata destabilizzazione e destinata, nel suo estendersi verso meridione, a generare un temporaneo vortice tunisino. Più sostanziale da questo punto di vista può risultare poi la sacca successiva o dei giorni 26/27, capace di seguire le orme della precedente ma con una maggior piglio retrogrado e una maggiore tendenza a costituire cut-off tra l’africa, la spagna e le baleari. Un corso siffatto può, effettivamente, delineare la classica evoluzione che vede lo sgancio di poli freddi in quota verso sud, se non verso sud-ovest, ed il prodursi di estensioni anticicloniche capaci di rendere estraneo il mediterraneo al grande flusso occidentale principale. Ragione per la quale è possibile che la flessione barica dei giorni 26/27 possa caratterizzarsi come depressione o sacca di chiusura. Da qui a dire che a fine mese avremo, con forse l’eccezione di alcune aree più esposte all’eventuale cut-off mediterraneo, una stabilizzazione duratura, però, ce ne corre. E ce ne corre per il fatto che stiamo trattando di proiezioni di lungo termine ed anche per il fatto che, appurata una evoluzione del genere, non è certamente detto che l’alta pressione eventuale resista oltre misura. Tuttavia, e come sempre facciamo, di quanto dicono al momento le carte prendiamo atto. Il disegno mostra la situazione prevista in quota intorno ai giorni 26/27 in cui si può notare il moderato affondo che scivola verso sud o, addirittura, con una certa espressione retrograda, verso sud-ovest. La simbologia, a sua volta, serve a dare indicazioni sulla possibile evoluzione immediatamente successiva, caratterizzata dall’estensione anticiclonica da occidente, dal taglio e dal costituirsi di depressione afro-mediterranea decentrata sui settori sud-occidentali e in possibile spostamento retrogrado ulteriore…
Pierangelo Perelli

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