Editoriali Slider — 19 Aprile 2022

Il ritorno del tempo atlantico e di transiti perturbati da occidente annunciati e previsti per l’inzio di terza decade si configurano nell’ottica di un ridisegno generale euro-atlantico, esemplare o classico nel suo svolgimento. La situazione attuale, che vede la moderata influenza di correnti orientali balcaniche in ulteriore spostamento verso levante e quella del fisiologico intervallo che le sostituisce, è infatti destinata ad essere scompaginata dalla riapertura ad ovest e dal forcing di una corrente groenlandese/islandese in grado di affondare sino al mediterraneo. La dinamica di tale evoluzione segue, classicamente, il trend delle situazioni nelle quali l’affondo di una sacca atlantica, alquanto ampia e complementare all’ostacolo di presenze bariche continentali alle latitudini medio-alte, riesce a sfondare e a dettare i termini di un graduale spostamento in senso longitudinale dei centri barici con rotazione antioraria dei loro assi. Ecco allora che da un profilo inziale sostanzialmente meridiano, con affondo disposto da nord-ovest a sud-est in direzione di iberia e mediterraneo occidentale e con area anticiclonica continentale disposta sull’europa nord-orientale lungo una direttrice sud-est/nord-ovest, si passa ad un profilo in cui le correnti opposte si allineano lungo i paralleli con flusso perfettamente anti-zonale sul nord-europa e con flusso zonale ondulato associato a depressioni alle basse latitudini. Il mio disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 23/24 ed identifica in modo chiaro sia la netta influenza di moderate onde cicloniche atlantiche in sede iberica e mediterranea e sia le correnti fredde e perfettamente orientali sul nord-europa e dirette dal continente all’oceano. A sua volta il disegno delle frecce vuole rappresentare la transizione dalla situazione dell’immediato inizio decade, simboleggiata dalle frecce viola, a quello della situazione dei giorni 23/24, simboleggiata dalle frecce blu. In detta simbologia, riferita ad una isoipsa di riferimento (frecce più grandi) e all’asse identificativo della fascia depressionaria in azione ed in evoluzione (frecce piccole), si può senz’altro cogliere il senso dello sfondamento atlantico, dello spostamento dei centri barici negativi e positivi rispettivamente verso est alle basse latitudini e verso ovest alle alte latitudini e della rotazione antioraria dell’asse suddetto associato alla fascia depressionaria. Ecco, pertanto, il modo di come l’attuale tempo fresco e continentale andrà sfociando in quello ben più umido e variabile o perturbato proveniente dall’oceano ed associato al transito di perturbazioni nei primi giorni di terza decade. Sarà poi da vedere, quanto, per il lungo termine di metà/fine decade, andrà ulteriormente proseguendo o meno, la graduale rotazione sopra trattata quale possibile elemento favorevole a rialzi barici del sub-tropicale e ad una stabilizzazione…

Pierangelo Perelli

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