Editoriali Slider — 19 Agosto 2019

Le visioni che inquadrano il break di fine mese sono ancorate ai disegni di forecast che, per quanto balbettanti, ipotizzano gli scenari di un cambio meteo effettivo per quel periodo. Nel corso dei giorni, peraltro, i modelli hanno perso quella relativa univocità che li vedeva concordi nel ritenere possibile, orientativamente dal 26, l’affondo di una decisa saccatura in mediterraneo occidentale; e l’hanno persa individuando nuove emergenti possibilità di resistenza del sub-tropicale. Il medesimo, nel corso dei giorni e per alcuni istituti di previsione, ha mostrato minori segni di resa e maggiori capacità di trasformare lo stesso affondo in un cut-off iberico stagnante o affogato. E’ altrettanto vero, però, che, a dispetto di tutto questo, l’ipotesi del break non è affatto tramontata e, semmai, è stata solo posticipata di pochi giorni. E’ stata posticipata nella misura in cui il freno nei confronti dell’affondo potrebbe effettivamente impantanare lo stesso sull’iberia, ma solo temporaneamente e per poi lasciare spazio all’inesorabile destino di un aggancio successivo da parte di un atlantico che sembra, a dispetto di tutto, incalzante e voglioso di spingere il muro anticiclonico verso levante. Nella suddetta non univocità dei modelli risiedono ipotesi che continuano ad indicare il guasto significativo di inizio settimana, altre che lo sfumano rimandando all’inizio di settembre una spinta atlantica più decisa, ed altre ancora che lo spostano di alcuni giorni nell’ambito della settimana. Al di là di tutta questa incertezza un dato, però, è sicuro e corrisponde al fatto che già sin dai prossimi giorni risulterà una maggiore tendenza alle infiltrazioni di aria instabile e che gli scenari di una moderata crisi stagionale tra fine mese ed inizio settembre continuano a sembrare tutt’altro che improbabili. Il disegno tiene conto del modello europeo e mostra la situazione, prevista in quota di lunedì 26, che vede l’affondo frenato impantanarsi come cut-off iberico, mentre la simbologia delle linee (rappresentative di una isoipsa di riferimento) e delle frecce vuole indicare il trend dei giorni successivi con l’incalzare del flusso oceanico e l’aggancio della medesima circolazione ciclonica…

Pierangelo Perelli

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