I segni sempre più forti di atlantico o di nord-atlantico sfumano gradualmente la ostinata presenza di alte pressioni mediterranee e continentali ed allontanano anche, però, le possibilità di afflussi freddi orientali. Il passo che conduce dalla stagnazione e da un tempo delle nebbie e degli strati ad un altro ben più dinamico e variabile non è comunque, anche in relazione alle termiche, di poco conto giacché conduce alla possibilità di successive ingerenze nord-atlantiche nelle vesti di irruzioni. Quella di inizio terza decade, ad es., si prospetta come il transito di un vero e proprio vortice alimentato dalle fredde latitudini marittime islandesi e non mancherà di definire, oltre che una breve fase perturbata, anche un apprezzabile associato calo termico. Guardando poi più avanti detta fase caratterizzata da un sub-tropicale che cede il passo affermandosi molto più a largo e che consente dette sbuffate oceaniche potrebbe, verosimilmente, prolungarsi oltre e caratterizzare buona parte della decade, ma occorre anche ammettere la possibilità di rinascite nel segno di un anticiclone di nuovo più o meno ingerente e di ostacolo. La partita appare ad oggi molto aperta e non è neanche escluso che tra le due grandi azioni venga a realizzarsi una sorta di equilibrio. Si notano infatti, nelle prospettive di lungo termine o degli ultimi 7-8 gg del mese, sia la possibilità di rivitalizzazioni, più o meno durature, di alte pressioni mediterranee e continentali e sia quella di alte pressioni più solide e consistenti in atlantico, meno invasive e con associate maggiori probabilità di infiltrazioni atlantiche. La definizione degli esiti di una partita del genere, più o meno spostati a favore dell’una o dell’altra azione, non è semplice e merita, evidentemente, future verifiche. Il disegno, in cui si nota l’irruzione nord atlantica ed il vortice in transito, mostra la situazione prevista in quota ed al suolo ad inizio terza decade, mentre le frecce stanno ad indicare le condizioni in competizione ed in campo, più o meno presenti e condizionanti il corso del tempo dei giorni successivi…
Pierangelo Perelli

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