Se l’atlantico tenta di affondare colpi a suon di sacche che trovano un certo ostacolo e il sub-tropicale trova il modo di tenere alto il grande flusso occidentale lasciando che il medesimo sfoghi verso le basse latitudini solo diramazioni o derivazioni vuol dire che siamo di fronte al finale di una stagione estiva che tenta di resistere ma che, nel contempo, non nasconde debolezze. Settembre è un mese, d’altra parte, che, il più spesso, è più estivo che autunnale. Le prossime mosse, ovvero quelle che ci portano a metà settimana prossima, sembrano, in effetti, risultare ancora ancorate a movimenti che vedono, tanto deviazioni in discesa secondarie e meridiane del jet stream, quanto risalite, altrettanto meridiane, di un sub-tropicale in grado di estendere elementi climatici di natura estiva sulle aree da esso interessate. Una dinamica del genere si può senz’altro riassumere in una configurazione delle basse latitudini che risulta di parziale ristagno, con poco forcing zonale ed in cui, di fatto, in base al gioco delle parti, al mediterraneo possono toccare l’anticiclone e ancora scampoli di stagione estiva; ma non è detto. Intanto il caro mare nostrum sta ancora facendo i conti con una debole goccia fredda che, dopo un certo stazionamento ad ovest della sardegna, tende ora a muovere verso levante o sud-est. Poi sarà tutta da valutare l’evoluzione rappresentata dall’affondo, già indicato nei giorni scorsi, destinato a puntare l’atlantico iberico. L’ affondo medesimo, in grado di caratterizzarsi come una estesa area ciclonica ed in fuga dal flusso principale delle alte latitudini, non può, infatti, non essere capace di presentarsi almeno come una minaccia tendenziale. Va da sé, peraltro, che una evoluzione del genere, quanto meno inizialmente, può finire per dare fiato, paradossalmente, ad un’onda anticiclonica mediterranea e ad una rimonta in grado persino di disegnare un profilo da retrogressione. Ma è altrettanto da considerare la possibilità che possa, più avanti e intorno ai giorni compresi tra metà mese e fine seconda decade, avanzare fino al punto di coinvolgere, con le sue correnti umide ed instabili, meridionali o sud-occidentali, la penisola. Non a caso, in proposito, la modellistica presenta possibilità non così univoche, disposte tra l’estremo di un blocco che isola ad ovest e ad assoluto grande cut-off la depressione e l’estremo opposto rappresentato da una depressione che, invece, riesce a progredire in mediterraneo occidentale con il suo carico di piogge. Il disegno mostra la situazione che ECMWF prevede per metà settimana, con l’affondo ad ovest dell’iberia e la rimonta in mediterraneo, mentre la simbologia vuole rappresentare le due possibili storie successive della depressione, assai combattuta tra l’idea di rimanere bloccata e confinata sul vicino oceano (linea/freccia rossa) e l’idea di avanzare e di collocarsi in mediterraneo occidentale per rifornirci di piogge autunnali (linea/freccia blu)…
Pierangelo Perelli

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