Il ritorno del tempo atlantico e tra il variabile ed il perturbato è nelle previsioni da giorni e caratterizzerà la settimana pasquale. A dispetto di quanto si legge qua e là e dei soliti relativi catastrofismi surreali che, a prescindere da come andrà, non hanno alcun senso perché dire la meteo per come si deve è un’altra cosa, quanto effettivamente accadrà in termini di piogge e di loro distribuzione è ancora tutto da vedere. La previsione di piogge abbondanti sul nord-italia o sul centro-nord trova riscontro nell’affondo di una saccatura sul mediterraneo occidentale, anche parzialmente bloccata, che, però, ha ancora da dire in termini di sua evoluzione precisa. La maggior parte dei modelli segnala, di fatto, a partire da domenica 13, detto affondo graduale con l’ingresso di aria umida ed instabile ed un successivo trend associato a progressioni di sistemi nuvolosi da occidente. Ed è chiaro che un eventuale blocco con relativo ingresso di un flusso da meridione può effettivamente, segnatamente sul nord-italia settore occidentale, produrre maltempo anche marcato. Ci sono ancora, però, da verificare un pò di cose. C’è ad es. da verificare quanto davvero si determinerà un blocco incapace di frenare completamente la saccatura e quanto intenso sarà l’affondo medesimo. Ma c’è anche da considerare, per come ci suggerisce ad es. l’ultima emissione GFS, la possibilità che detto affondo si ritrovi talmente ostacolato da finire per sfogare più lungo i meridiani fino a determinare un quasi cut-off o una circolazione semichiusa destinata magari anche ad un certo indebolimento e destinata a latitudini più meridionali. Il disegno si riferisce proprio alla situazione prevista da GFS intorno al giorno 16 e mostra una delle possibilità da considerare, ed ovvero quella appena sopra descritta, con il blocco più energico del previsto, con l’affondo costretto a spingere lungo i meridiani e ad indebolirsi, e con la formazione di una depressione che tende a sganciarsi dalla sacca principale per poi progredire verso est o nord-est sulla penisola…
Pierangelo Perelli

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