Editoriali Slider — 05 Novembre 2020

Interpretare, a fini previsionali, la tendenza, già descritta ed ulteriormente confermata, di una situazione favorevole a presenza anticiclonica in sede mediterranea e continentale, non è certamente facile. Non lo è, soprattutto, in virtù del fatto che detta presenza può configurarsi in modi diversi fino a descrivere profili parzialmente aperti alle sbuffate oceaniche oppure di maggiore blocco ed eventualmente aperti ad azioni opposte retrograde. Mentre perdono di consistenza certe proiezioni che vedevano, in finale di seconda decade, accattivanti movimenti di natura fredda e persino artico-continentali, va detto, comunque, che certe possibilità che nel lungo termine il russo-siberiano acquisisca rinforzo e favorisca richiami antizonali del ramo del vortice polare non possono essere del tutto ancora escluse. Detti sogni da freddisti al momento, però, sembrano destinati ad infrangersi in modi sub-tropicali tanto invadenti quanto poco propensi, almeno sino ad inizio seconda metà del mese, a favorire afflussi balcanici o siberiani degni di nota. Semmai si può considerare la probabilità di certa affermazione anticiclonica dinamica e termica in sede centrale e orientale o nord-orientale del continente, così da avere una fase con moderate influenze di levante a parziale componente ciclonica per le aree dell’egeo e del mediterraneo centro-meridionale. Il trend descritto può essere bene illustrato dalla configurazione della situazione prevista in quota a livello emisferico per l’inizio di seconda decade, dove si nota la forzatura anticiclonica descritta sul profilo del vortice polare e che opera sino alle latitudini del nord-europa. La medesima azione sembra anche tale da persistere oltre così da mantenere ad una certa distanza le possibilità di vere infiltrazioni atlantiche e, sempre che non finisca per affermarsi con tutti i crismi di un bell’anticiclone mediterraneo da stagnazione e nebbie, da mantenere attivi anche certi sogni da freddisti tutti focalizzati sul ramo siberiano del vortice polare. In ogni caso tra una decisa affermazione anticiclonica refrattaria nei confronti sia di azioni occidentali che orientali, una affermazione maggiormente spostata a levante e più permissiva nei confronti dell’atlantico (ipotesi simboleggiata dalle frecce blu più piccole) e una affermazione più decisamente di blocco e meridiana nonché favorevole a richiami del ramo orientale del vortice polare (ipotesi simboleggiata dalla frecce blu più grandi), la partita appare aperta…

Pierangelo Perelli

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