Editoriali Slider — 01 Settembre 2021

C’è chi dice che le previsioni sono fatte anche per essere smentite. E’ certamente vero, e lo è se consideriamo le previsioni del breve termine. Una previsione del giorno dopo, che ha, per definizione, una ottima percentuale probabilistica, può, in alcuni casi, essere sconfessata dai fatti. Il concetto non è altrettanto vero quando si considerino i forecast modellistici ovvero le emissioni che guardano al medio e lungo termine, giacché le medesime emissioni vanno considerate ed interpretate come qualcosa di dinamico ed in progress, non dico minuto per minuto, ma quasi. Se si guarda oggi il forecast che guarda a 7 giorni dopo e lo stesso modello lo si riguarda 6 giorni dopo la probabilità che ci venga da dire che il forecast precedente diceva cose che poi non si sono confermate non è così bassa. Ma non è il forecast a sbagliare, siamo noi che quel modello non lo si guarda in continuo. Detto questo è, certamente, altrettanto vero che il forecast di un modello può evidenziare veri ribaltoni anche nell’arco di poche ore, ma va detto che anche questo ci sta e che la cosa va presa per il verso buono, giacché la previsione è cosa scientifica, fatta di sofisticati calcoli tecnici, fisico-matematici, sempre perfettibili o non infallibili e che non tirano affatto ad indovinare. La meteo va, dunque, interpretata in un certo modo e in modo intelligente. Un pò come, visto che è di attualità, tutta la vicenda del vaccino e del green pass, che una parte di popolo, invece, interpreta con modi pregiudiziali e con convinzioni prive di senso, dettate da non so quali splendide ispirazioni neuronali. In proposito certe piazze di questi ultimi giorni, assai carnevalesche e folcloristiche, quanto patetiche e ridicole, concentrato di anti-scienza ed oltraggio del pensiero e del ragionamento, di concetti comici e surreali ne hanno espressi. Ad es. “il vaccino anti-covid a mRNA che non è un vaccino perché è un genoma”, ovvero robe da far impallidire il peggiore dei manicomi. Tornando alla meteo, ho detto di come i forecast, a volte, mutano pelle anche in poche ore, e dettano configurazioni assai nuove. Nel caso specifico delle ultime emissioni, ad es., ha preso piede qualcosa che un pò frena le evidenziate precedenti velleità dell’atlantico e che, pur nell’ambito di una preliminare tendenza ad occidentalizzazione, ridimensiona non poco le possibilità della promettente saccatura oceanica. Mica è detto che la medesima non sfondi e crei una più o meno breve fase di crisi con un minimo di benefiche piogge, ma sembra che il nostro sub-tropicale, che, a questo punto della stagione, non è mai particolarmente arrendevole, abbia l’intenzione di alzare la testa proprio in mediterraneo ed all’altezza longitudinale della media europa, nel perfetto rispetto della sua componente africana e a freno dell’atlantico. Una prospettiva, questa, che potrebbe sfociare in una sorta di omega continentale, non solo in grado di frenare la sacca oceanica ma anche di offrire un minimo di possibilità retrograda alla componente depressionaria dell’est europa. Non tutti i modelli vedono un tal blocco tant’è, come già detto, un certo sfondamento, totale o parziale, non possiamo ancora escluderlo. Ma è altrettanto evidente che, come sempre facciamo, di tutto ciò che ci dicono le mappe del momento dobbiamo prendere atto. Il disegno mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 6/7 e, con l’aiuto della simbologia, le dinamiche sopra descritte…

Pierangelo Perelli

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