Climatologia — 12 Novembre 2015

Anzitutto due parole di introduzione per capire di cosa stiamo parlando: l’indice NAM, dall’inglese North Annular Mode, è la rilevazione descrittiva delle differenza tra la pressione atmosferica sulla verticale del Polo Nord e quella delle medie latitudini. Qualcuno obietterà: “Ma non era l’AO, ossia l’Oscillazione Artica a fare già ottimamente questo lavoro?

Vero, ma l’atmosfera non è piatta, bensi tridimensionale, dunque ha uno spessore. L’andamento dell’indice buy cheap baclofen here >> enter drugstore baclofen baclofen elavil and other histamine blockers and antidepressant pills. baclofen if tinnitus is AO difatti rileva questa differenza di pressione al livello del mare, mentre l’indice NAM comprende tutte le quote, dal suolo online canadian pharmacy store! buy zoloft cod . free delivery, zoloft online order. fin entro la stratosfera. Secondo diversi importanti studi (vedi ad esempio quelli di Baldwin e Dunkerton) l’andamento dei flussi di ozono in stratosfera è capace di indurre modifiche, entro i 60 giorni successivi,  alla oct 31, 2014 – generic dapoxetine is one of the most effective medicines for premature ejaculation you can purchase from our dapoxetine online zyban buy online buy bupropion check with your doctor before starting treatment with dapoxetine . cialis free shipping forza del vortice polare e la “spia” di questo andamento è proprio l’indice NAM.

soglia namE andiamo a vedere dunque come si sta comportando il nostro indice NAM: lo osserviamo nella prima figura in alto, elaborata dalla NOAA, che ci mostra una sezione verticale del vortice polare lungo tutto il corso dell’anno. Ebbene, al momento si nota un generale e netto rinforzo della circolazione circumpolare a tutte le quote (indica NAM in alto, indice AO in basso). Il valori di riferimento nella stratosfera polare, dove è in atto un “cooling dapoxetine price philippines where to buy dapoxetine funziona priligy purchase dapoxetine hydrochloride keskustelu. pastillas de dapoxetine with sildinafil  “, ovvero un raffreddamento, sono prossimi ad una particolare soglia, come si può apprezzare dal grafico qui sopra, elaborato dal Dr. Patrick Martineau del Dipartimento di Scienze della Terra alla Cornell University.

Nel caso questa soglia (siamo a +1.0 unità, la soglia è +1,5 unità) venisse superata, per i prossimi 60 giorni, quindi fino a metà gennaio circa, tutto il gelo disponibile sulla calotta polare se ne rimarrebbe chiuso oltre il Circolo Polare Artico, senza raggiungere le nostre latitudini. In altre parole, ci potremmo giocare la prima parte dell’inverno. Capite bene che nei prossimi giorni sarà dunque molto importante monitorare per bene l’andamento di questo indice che, se da solo non farà l’inverno, certamente sarà pietra angolare nel dargli una mano decisiva al momento opportuno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Luca Angelini per Meteoservice.net

Share

About Author

(0) Readers Comments

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Informativa sui cookie. Continuando la navigazione ne accetti l'utilizzo maggiori informazioni

Non utilizziamo alcun cookie di profilazione. Sono utilizzati cookie legati alla presenza di plugin di terze parti. Se vuoi saperne di più sul loro utilizzo e leggere come disabilitarne l’uso, leggi la nostraINFORMATIVA

Chiudi