Ambiente, territorio & dissesti — 24 Giugno 2015

Meteogiuliacci, Articolo a cura di: Mario Giuliacci Meteorologo.

Secondo una recente ricerca nell’ultimo secolo alcune specie di vertebrati stanno morendo fino a 114 volte più velocemente di quanto avrebbero senza l’attività umana.  Questo significa che il numero di specie che si sono estinti  negli ultimi 100 anni avrebbe ancora sopravvissuto per  11.400 anni.

Gran parte dell’estinzione è causata dalle attività umane che portano a inquinamento, perdita di habitat occupato dall’uomo, l’introduzione di specie invasive e le maggiori emissioni di CO2  le cui maggiori concentrazioni anche negli oceani ne provocano l’acidificazione. con conseguente estinzione di alcune specie della fauna marina. Peggio ancora le specie alla quali vien data una caccia indiscriminata come, ad esempio,  le balene,  i rinoceronti e gli elefanti (n.d.r.)

In genere, in  condizioni naturali, il mondo dovrebbe avere due estinzioni su 10.000 specie di vertebrati ogni 100 anni. Tale studio basa la sua stima su fossili e documenti storici.

Secondo il tasso di fondo naturale, stimato su fossili e documenti storici,  solo nove specie di vertebrati dovrebbe essere estinta dal 1900. Ma, utilizzando il tasso  moderno, 468 altri vertebrati sono estinti durante quel periodo, tra cui 69 specie di mammiferi, 80 specie di uccelli, 24 specie di rettili, 146 specie di anfibi e specie 158 ittiche, hanno detto.

“Ogni volta che perdiamo una specie, noi stiamo erodendo le possibilità della terra di fornirci servizi ambientali,” Ceballos, autore della ricerca a Live Science.

I ricercatori in genere parlano di “evento di estinzione di massa” quando più del 5% delle specie della terra va estinto in un breve periodo di tempo, geologicamente parlando. Basato su fossili, erano state già individuate  circa cinque estinzioni di massa, l’ultimo dei quali è accaduto 65 milioni di anni fa, quando un asteroide spazzato via i dinosauri.

“I dati odierni dimostrano senza alcun dubbio che ora stia per verificarsi la sesta grande estinzione di massa,” ricercatore Paul Ehrlich, professore di studi di popolazione in biologia all’Università di Stanford…

A questo ritmo, una quantità enorme di biodiversità sarà perso nell’arco di due o tre vite umane, ha detto Ceballos. E occorrerebbero milioni di anni ripopolare la terra, ha detto.

Per esempio, le popolazioni si sono ridotta a molti pochi  inidividui. “La stesso vale per leoni, ghepardi, rinoceronti giaguari” ha detto Ceballos. In particolare i leoni africani si sono ridotti ad appena 25.000 esemplari. Il Ghepardo ha visto diminuire la sua popolazione del 20% in appena 16 anni.

Articolo Laura Geggel su Live Science.

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Fonte Meteogiuliacci.it

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