Disastri d'Italia — 07 Settembre 2016

Gli agricoltori di Trecate, Romentino e Cerano, proprietari o affittuari, dovranno recarsi oggi pomeriggio lunedì 7 marzo, nei rispettivi municipi, dopo le 14, a depositare la richiesta di risarcimento danni e a firmare la delega alle associazioni agricole di categoria per procedere alla causa contro l’Agip presso la magistratura di Novara. Lo ha spiegato il procuratore legale Francesco Corica Sabato mattina nell’affollata e movimentata riunione a Villa Cicogna a Trecate indetta dalle tre associazioni di categoria, rappresentate dai tre direttori: Antonio Spinello, Frabrizio Poggi e Sergio Suardi (rispettivamente Coldiretti, Unione Agricoltori e Confederazione Italiana Agricoltori).

Questi hanno assicurato che “Le associazioni anticiperanno le spese della causa contro l’Agip e, se necessario si costituiranno parte civile”. “Ma bisogna fare in fretta – ha incalzato il presidente della Coldiretti, Giampaolo Padovani – per

impedire all’Agip di intervenire nell’immediato sui danni vibili, scaricando così le responsabilità sui danni che si rimarcheranno nel futuro”.

“Per questioni di immagine l’Agip tende infatti a procedere molto in fretta – ha sottolineato Sergio Suardi – senza curarsi del dopo.

Ma le operazioni di pulizia devono essere condotte in modo approfondito, a costo di doverci mettere più tempo.

Successivamente, terminata l’emergenza per lo scoppio del pozzo 24, sarà tempo di fare il punto della situazione anche su tutti gli altri pozzi”.

Il legale Francesco Corica ha poi sottolineato come la denuncia debba prendere in considerazione due aspetti: “lo stato dei luoghi attuale, che cambierà a causa dell’operazione di pulizia,e i danni successivi, da un punto di vista della fertilità dei terreni, ancora non quantificabile.

L’importante è che il maggior numero di agricoltori presenti la richiesta di ricorso, già entro martedì prossimo”.

In sala anche i sindaci di Trecate, Romentino e Cerano, che hanno evidenziato l’incertezza su come comportarsi, a causa della carenza di informazioni e con dati oggettivi e precisi.

Mentre a Romentino Alberto Negri nella sua ordinanza ha posto il “divieto” agli agricoltori di procedere con le coltivazioni su tutto il territorio comunale, a Trecate Magnaghi ha lasciato la facoltà al singolo agricoltore di valutare i danni dei propri terreni ed agire di conseguenza.

A Cerano invece non si può parlare di vera e propria ordinanza, ma di indicazioni.

Tastabile la preoccupazione dei coltivatori, preoccupati anche per l’avvicinarsi della data della semina del riso e dell’allagamento delle risaie: ” Se anche tra qualche giorno sapremo se il nostro terreno può essere coltivato, ormai sarà troppo tardi per i tempi tecnici necessari e il danno lo avremo lo stesso” hanno fatto notare numerosi presenti. “Anche in questo caso – ha spiegato Corica – dovrà essere richiesto il risarcimento.

Strada facendo si rinuncerà alle cause i cui estremi verranno a mancare.

Ma ora tutti, individualmente, dovete presentare richiesta.

Il procedimento è indispensabile affinchè il tribunale istituisca immediatamente un organo super partes per la valutazione dei danni, mediante un accertamento tecnico preventivo.

Non si può rischiare di trovarci poi con la sola documentazione dei periti dell’Agip”.

Le associazioni agricole hanno nel frattempo ottenuto di entrare a far parte dell’unità di crisi che si è istituita in prefettura, che si riunirà lunedì mattina alle 9,30 insieme con i rappresentanti dell’Agip, e hanno autonomanente istituito un’altra commissione, della quale fanno parte anche l’associazione irrigua Est Sesia, la Proprietà Fondiaria e il Servizio decentrato dell’agricoltura.

Sempre lunedì alle 17,30 nel municipio di Trecate si incontreranno i rappresentanti delle organizzazioni agricole, dell’Est Sesia e l’assessore regionale all’agricoltura, mentre continua l’interessamento al problema di trasmissioni televisive come “Verde Fazzuoli” di Telemontecarlo e il “Coraggio di Vivere” di Rai Due. Una presa di posizione sull’incidente del pozzo 24 giunge anche da organismi non propriamente della zona, come il Centro per la salute Maccaccaro di Castellanza, i circoli per l’Ambiente e i comitati di difesa ambientale di Romentino, Cuggiono, Galliate, Castelletto, Arconate, Davirago, Inveruno, Turbigo, Buscate, insieme alle associazioni ambientaliste e alcune liste politiche, con Cittadini Trecatesi e Medicina democratica.

Questi hanno inviato un documento unitario alla direzione generale dell’Agip, all’ingegner Torricelli, ai sindaci di Romentino, Trecate, Galliate, Cerano, alla Regione Piemonte, alla Provincia di Novara, e alle USSL 51 e 52, nel quale viene chiesto “Il monitoraggio, la bonifica ambientale e una informazione completa e permanente alla popolazione”.

Sulla questione della bonifica insistono anche Cgil, Cisl e Uil, rivendicando la necessità di attuare un “Progetto Ambiente” “Già sottoposto, insieme a Legambiente, alla Provincia, ai Comuni e al Parco del Ticino, sottolineando la necessità di elaborare un piano di bonifica correlato ad un intervento più complessivo sul territorio”.

“Un impegno a tutto campo” è garantito anche dalla Regione Piemonte i cui vertici hanno effettuato un sopralluogo nelle zone dove è caduta “la pioggia nera” mercoledì scorso, incontrandosi con il sottosegretario alla Protezione civile Riggio.

MARIA GRAZIA PEDRINI

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