Editoriali — 17 Ottobre 2014

Riavvolgiamo il nastro di quanto fino a questo momento detto circa il nostro ipotetico inverno, il cui viaggio è iniziato ad Agosto e che gradualmente prende forma. Partiamo dalle conclusioni; alcuni segnali evidenziano la possibilità di un inverno freddo per il Nord America e il comparto euroasiatico. Badate bene, non si parla del Mediterraneo e dell’Italia; qui l’analisi è emisferica. Per quanto riguarda l’Europa, soprattutto quella centro meridionale, la situazione è ancora contraddittoria in virtù della mancanza di ‘tasselli’ meteo climatici e per l’andamento delle passate stagioni. La bassa ‘confidenza’ previsionale per questo comparto ci induce a camminare step by step. n.b. Presto sarà on line il primo aggiornamento rivolto a tutti.

Siamo partiti dalla situazione del sole con una modesta attività geomagnetica. Anni simili sono il 2009/10, 2010/11.

attività geomagnetica

Abbiamo detto che in zona ENSO è molto probabile un evento di El Nino Modoki mentre sul Pacifico possono ancora aversi anomalie positive come lo scorso anno, forse non così pronunciate.

Enso e situazione Nord Pacifico

I venti Stratosferici risultano orientali (QBO negativa) sia a 30 che a 50 hPa. Gli anni con tale andamento stratosferico sono il 1958/59, 1962/63, 1965/66, 1968/69, 1976/77, 1981/82, 1986/87, 1991/92, 2000/01, 2003/04, 2009/10.

inverno 14/15, analogie inverni

Gli anni con una attività bassa o moderata del sole, QBO negativa, ‘piscina calda’ sul Pacifico ed El Nino Modoki sono dunque proposti qui di seguito. In pratica sono anni con un vortice polare molto disturbato, con anomalie maggiori di pressione sulla Groenlandia e con la tendenza ad aumento della probabilità di eventi di riscaldamenti stratosferici.

inverno 14/15, analogie

La situazione dei vulcani alle latitudini settentrionali, tipo Barbardunga, potrebbero avere effetti su tali riscaldamenti.

vulcano islandese

Non è un caso aver parlato anche degli andamenti degli ultimi inverni perchè questi devono entrare necessariamente nella nostra analisi…

L’andamento della copertura nevosa siberiana nel corso degli ultimi tempi si è ulteriormente rafforzata sulla Siberia orientale. La snow cover è un po’ sotto il 2013 ma le aree interessate sono molto simili al 2013 e al 2002. Non è tanto la copertura ad essere importante quanto il grado di avanzamento della copertura nevosa sotto il 60° parallelo. La perdita di ghiaccio marino è simile poi al 2013, 2009 e 2010.

copertura nevosa e situazione ghiaccio artico

Verrà monitorata la situazione stratosferica ed il posizionamento delle anomalie delle acque atlantiche che potrebbero risultare fattori cruciali sull’inverno 2014/15.

Il resto di Ottobre e Novembre saranno importanti!

 

Fonte: 3bmeteo.com

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