Sull’inizio di ottobre rimangono le incertezze già evidenziate in precedenza giacché il confermato affondo sul vicino atlantico mostra una evoluzione non ancora ben definita. Il presente e l’immediato futuro delineano un corso occidentale e, a seguire, più nord-occidentale, non esente da infiltrazioni ed instabilità associata e variabilità. Poi, come detto, sin dai giorni 2/3 si profila un certo cambiamento della configurazione generale e nella direzione di un profilo a maggiore curvatura ciclonica ad ovest dell’iberia. Essere al 26 settembre e guardare ai primi giorni di ottobre è, evidentemente, un modo di dissertare su prospettive tutte da verificare ma, visto che sino al 2/3, e più o meno, l’evoluzione è oramai abbastanza chiara, ci proviamo. Sul disegno, che mostra la situazione prevista in quota tra il 2 ed il 3, la depressione localizzata sulla grecia è la coda del corso occidentale/nord-occidentale sopra indicato e che si profila per i prossimi giorni, mentre la simbologia è la rappresentazione di come vari modelli di riferimento interpretano l’evoluzione riferita alle 48/72 ore successive. Si può notare come il range delle possibilità abbracci situazioni in cui l’affondo atlantico si mostra: 1) maggiormente meridiano sull’iberia con la possibilità di una più o meno temporanea rimonta del sub-tropicale in mediterraneo centrale o centro-orientale (ECMWF); 2) più ancorato ad un forcing zonale in grado di muoverlo verso levante in un contesto mediamente ovest-est ed ondulato (GFS); 3) più deciso ad affondare in mediterraneo centrale sulla base di una rimonta azzorriana in oceano (GEM). E’ indubbio che le tre situazioni inquadrano contesti meteo differenti ma è anche vero che, forse, in qualche modo, possono essere accomunate dagli elementi di una generale tendenza verso disposizioni un pò più autunnali. Perché è pur vero che tra le varie possibilità quella di un affondo iberico con conseguente rimonta afro-mediterranea non è da escludere ma lo è altrettanto il fatto che detta possibilità nelle ultime 24 ore ha perso di consistenza e, là dove presente, ha assunto maggiormente la connotazione dei profili da onda positiva temporanea o pre-frontale. Naturalmente da qui a dire che avremo, a partire dai giorni 4/5, una fase decisamente autunnale, ce ne corre, ma non si può neanche far finta di non vedere che un certo progresso stagionale tende a consolidarsi. Anche se, e come già ampiamente detto, l’evoluzione rimane assai complicata da decifrare ed incerta…
Pierangelo Perelli

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