I media e i social servono e sono utili, alla causa della informazione, alla causa della condivisione, alla causa della conoscenza. Purtroppo, come tutte le buone cose, hanno il lato negativo della medaglia. Finiscono per risultare, troppo spesso, il covo dell’inutile, del ridondante, del pettegolezzo, e del battibecco competitivo e stomachevole. Un pò di serietà e di contenuti veri non guasterebbero. Pazienza. Sulla meteo non ne parliamo. Tutti dicono tutto, quel che viene loro in mente, alla buona, talora scontrandosi con quelli che dicono il loro contrario e con i quali, magari, instaurano una sorta di battibecco delle comari o dell’osteria degli ubriachi. Ripazienza. Di supercelle (evento non frequente, tuttaltro), ne spuntano a decine tutti i giorni; il “noi l’avevamo detto che avremmo avuto estremi di caldo” è all’ordine del giorno pur se, come si sa bene, non dice nulla giacché le previsioni stagionali non sono ancora per nulla affidabili; i titoloni su eventi meteorologici, definiti allarmanti o strani, ma che strani non sono, si sprecano. Insomma, si vive o si sopravvive in mezzo a questo coro a voci alte e sgraziate, del nulla e del vuoto, non senza difficoltà. L’apocalisse del caldo estremo e della raccolta pubblicitaria associata che, a suon di allarmismi, di voci alte, di titoloni, di filosofie sul clima che cambia, è in atto, ci accompagnerà per qualche giorno, forse per una settimana almeno, in attesa di qualche altra fase altrettanto allarmante e di segno diverso. Detta fase io, invece, preferisco inquadrarla semplicemente come una fase molto calda, e neanche così strana in questo periodo della stagione; né più e né meno. L’estate, fino a qui, di fasi molto calde non ne ha prodotte, e, si sapeva, che, prima o poi, una ce l’avrebbe regalata. Ma quanto durerà? Beh, alla luce delle ultime emissioni dei modelli, tuttora, rispetto al medio-lungo periodo, non perfettamente concordi, sta prendendo corpo una rimonta del sub-tropicale, destinata a rinforzare un pattern circolatorio simil WR3 caratterizzato da rimonta sino alle latitudini della scandinavia (ecco il motivo del caldo a quelle latitudini) (vedi, a rappresentazione della situazione prevista tra fine luglio ed inizio agosto, l’isoipsa di riferimento rosa, associata al n. 1). Si intravede, poi, a partire da metà settimana, un atlantico che sembra intenzionato a produrre un’azione di sfondamento alle altitudini medio-alte, ed in grado di cominciare a definire una nuova configurazione, ancora calda ed anticiclonica per le basse latitudini, ma certamente più in linea con un disegno zonale (vedi il disegno generale, con l’isoipsa di riferimeno rossa ed associata al n.2, riferito alla situazione prevista per il fine settimana). Si nota, quindi, una ulteriore progressione di questo trend che può, intorno a fine decade, imprimere al contesto un timbro ancora più zonale, con flusso occidentale oceanico sul nord-italia, e con ritorno a temperature accettabili (vedi la rappresentazione fornita dalla isoipsa di riferimento, color blu, associata al n.3)…
Pierangelo Perelli

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Sara Rossi
In paole povere l’inferno finirà? Da quel che ho capito dal 4/6 agosto ?