Editoriali Slider — 21 Giugno 2017

Una delle frequenti discussioni meteo di questo periodo stagionale e degli ultimi anni è quella delle estati che, da qualche decennio, sono sempre più associate all’anticiclone africano e molto meno a quello delle azzorre. Molti il fenomeno lo ammettono e lo associano al global warming, altri lo ammettono senza associarlo, ed altri ancora non lo ammettono o lo ammettono considerandolo una normale fase climatica appartenente alle fisiologiche e storiche oscillazioni del clima stesso. Naturalmente la questione la lasciamo ai climatologi. Peraltro non è escluso, e le osservazioni meteo e climatiche sembrano dimostrarlo, che, effettivamente, il comportamento del sub-tropicale, magari solo per ragioni di fisiologica periodicità climatica, sia cambiato proponendosi sull’area euro-atlantica sempre di più con configurazioni maggiormente statiche, meridiane e favorevoli alle ondate di calore afro-iberico-mediterranee. Appurato che, nel contempo, le ondate di calore da africano non siano una totale esclusiva delle estati degli ultimi decenni e le azzorre non lo siano delle estati di una volta, merita osservare l’evoluzione che le mappe ci propongono per questa terza decade del mese ed il confronto che tale evoluzione ci offre proprio tra i due modi che il clima ha di intendere l’estate mediterranea. Infatti la mappa a sinistra è rappresentativa della situazione in atto dominata dalla rimonta dell’africano e mostra un contesto associato a maggiori oscillazioni meridiane e a staticità, con la falla sul vicino atlantico, le azzorre confinate e la rimonta del sub-tropicale dal continente africano, mentre la mappa a destra, rappresentativa della situazione prevista ad inizio settimana prossima, mostra un contesto meno meridiano, con maggiore dominio dei flussi occidentali, maggiore estensione delle azzorre verso levante e rientro dell’africano nei suoi territori. Tra le due situazioni sussiste una bella differenza e sussiste la differenza che corre tra la calura impietosa di questi giorni e un caldo ben più sopportabile, fatto di ventilazione occidentale e persino, segnatamente sul nord italia, di qualche disturbo temporalesco…

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Pierangelo Perelli

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