La situazione meteo evolve nella direzione già tracciata in precedenza. Il moderato afflusso freddo artico-continentale, associato ad un quadro simil rex-blocking, sta sfociando in un vortice mediterraneo, disposto tra sardegna, sicilia e tunisia, e destinato, gradualmente, a perdere contatto con il freddo dell’europa orientale. Situazioni come questa, in cui si disegna una disposizione ciclonica chiusa o semichiusa, risultano sempre poco mobili e, talora, persistenti o prive di sbocchi evolutivi nel breve termine. In questo caso, tuttavia, c’è da tener conto di un atlantico che incalza da ovest e che, nell’arco di 2-3 giorni, produrrà richiamo della stessa circolazione, relativo aggancio e spinta verso levante. Il graduale ritorno ad un contesto ondulato occidentale, preceduto da detta situazione ciclonica foriera di maltempo sul meridione, è evidentemente, destinato anche a dettare i termini di moderati rialzi termici e di un allontanamento, almeno sino a metà terza decade, di ogni possibilità di afflussi freddi. Il disegno indica la situazione generale prevista a fine decade in cui si può notare la saccatura che si protende dalle isole britanniche sino al mediterraneo occidentale, indicativa della nuova fase, mentre la simbologia intende rappresentare il vortice mediterraneo di 48 ore prima e, con le frecce, gli elementi del successivo schema evolutivo…
Pierangelo Perelli

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