Editoriali Slider — 13 Marzo 2025

L’ennesimo peggioramento di una situazione atlantica variabile/perturbata che persiste da giorni è in atto ed andrà intensificandosi nelle prossime ore. La presenza di un’alta pressione sul medio/alto atlantico non può fare altro che alimentare il medesimo flusso instabile, in conseguenza dell’apporto di aria fredda che, dai mari del nord, si proietta verso ovest e verso sud-ovest, in direzione del medesimo oceano. C’è, però, anche da dire che, per come intravisto in precedenza, l’apporto depressionario in corso, tra l’altro probabilmente e non a caso, il più intenso della serie, tende a risultare di chiusura. In fondo è proprio tale connotazione a renderlo di una certa intensità, quale polo attrattivo dell’aria fredda sopra menzionata. Si propone, ovvero, a differenza delle linee di instabilità o dei sistemi frontali precedenti, come una ben definita saccatura orientata da nord-est a sud-ovest, in movimento verso levante e seguita da un certo aumento della pressione. La fine della instabilità degli ultimi giorni non sarà certamente un processo rapido. Sarà, invece, piuttosto graduale. Ma, testimoniato da un certo probabile richiamo di correnti più fresche da levante al seguito del medesimo transito perturbato, dovrebbe comunque subentrare, e subentrare in conseguenza di una certa chiusura della porta atlantica dettata dal determinarsi, seppur non così energico, di un promontorio o di un disegno ad omega. Il disegno, che mostra la situazione generale prevista intorno ai giorni 15/16, indica anche i flussi dominanti che collocano ancora un profilo depressionario sull’europa centro-occidentale e, in parte, sul mediterraneo, ma che, nel contempo, accennano alla possibile chiusura a ridosso dell’iberia. Di fatto le attuali proiezioni indicano l’ulteriore spostamento verso est di tutto il sistema depressionario e, parallelamente, il subentrare, tra metà mese e fine seconda decade, di una configurazione anticiclonica frutto della fusione tra l’estesa area di alta pressione sull’atlantico e una moderata rimonta in mediterraneo…

Pierangelo Perelli

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