In particolare le forze armate di Pechino avrebbero intensificato le operazioni di manutenzioni, con un eccezionale numero di aerei pronti a decollare. Secondo fonti Usa i cinesi starebbero intensificando gli sforzi per “ridurre i tempi di reazione” nel caso la situazione a Pyongyang dovesse precipitare all’improvviso.
La Russia ammassa truppe al confine
Ma la Cina non è la sola a mobilitare le forze armate. Secondo diversi media locali anche la Russia starebbe spostando diversi equipaggiamenti militari pesanti lungo la breve striscia di confine- appena 17 chilometri – che la separa dalla Corea del Nord. Un video pubblicato sul sito di notizie di Khabarovsk DVHab.ru mostra un treno con anche sistemi missilistici Tor che attraversa la città, presumibilmente diretto verso Vladivostok, a 160 chilometri dal confine. Tuttavia il portavoce del Cremlino Dmirty Peskov ha preferito glissare, limitandosi a ricordare che i movimenti militari all’interno dei confini non rappresentino una questione pubblica.
Settimane di tensione
La notizia dell’attivismo russo e cinese arriva al termine di settimane di altissima tensione. Prima le minacce di Kim Jong-Un, che all’indomani del raid Usa contro la base aerea siriana di Shayrat replicò che la mossa statunitense “giustificava l’atomica”. Quindi la risposta americana con l’invio della portaerei “Uss Carl Vinson” che, al termine di una controversa polemica sulla rotta tenuta in mare, ha infine rivolto la prora verso la penisola coreana. Ora nuovi inquietanti segnali di tensione con la mobilitazione di due grandi potenze – la Russia e la Cina – che sino a questo momento avevano assunto la posizione di possibili mediatori. E che adesso parrebbero prepararsi al peggio.

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