Le carte del momento non fanno altro che, almeno in buona parte, confermare quanto già da me scritto in precedenza. L’ondata di caldo in atto sarà certamente dura a morire per come è dura a morire la presenza solida del sub-tropicale. Un minimo di crepe del medesimo, tuttavia, si può cominciare a scorgere, a partire dal dopo ferragosto. Tutto viaggia ancora sull’onda dell’incertezza. Ma è altrettanto vero che, se la saccatura atlantica precedentemente indicata come relativamente minacciosa troverà ostacolo a progredire finendo per impantanarsi in oceano, notiamo comunque, già nei prossimi giorni, il determinarsi di una debole falla in quota in mediterraneo centrale, e notiamo, soprattutto e proprio immediatamente dopo il ferragosto, un incremento dei valori barici sull’europa nord-occidentale, magari in grado di pilotare le correnti dominanti più da settentrione. Nel disegno, che serve a mostrare la situazione generale prevista intorno ai giorni 15/16, si può notare una fisionomia coerente con la tendenza sopra indicata, con la falla in ristagno ad ovest delle isole britanniche, con la debole falla sul sud della penisola balcanica, con la saccatura sulla scandinavia che preme verso sud o sud-est, e con la rimonta anticiclonica in direzione dell’europa nord-occidentale. Ovvero un quadro di elementi che sembrano concorrere a creare quel minimo di cambiamento che può, quanto meno, un pò ridimensionare l’ondata di caldo in corso…
Pierangelo Perelli






























