Editoriali Slider — 07 Luglio 2025

La rinfrescata in atto muove sulla base di una saccatura in transito da est ad ovest, non in grado di affondare oltre una certa latitudine e di produrre apprezzabili ciclogenesi, ma, certamente, in grado di determinare, sul centro-nord e, non solo, fenomeni da instabilità di una certa consistenza. Per come è tipico dell’estate e di queste situazioni i fenomeni risultano appunto sparsi o a macchia di leopardo, ma, in qualche caso, marcati e di una certa estensione quale quella che si conviene a cluster temporaleschi organizzati ed eventualmente autorigeneranti per effetto del parziale blocco ad est. Non sono mancati i soliti editoriali ed annunci carichi di allarme e di supercelle in arrivo;  come le supercelle fossero pane quotidiano di tutte le situazioni temporalesche come questa, quando, invece, corrispondono a fenomeni non così frequenti, isolati e, prima di essere annunciati con questa faciloneria, meritevoli di essere considerati come fenomeni non così facilmente prevedibili. Io di supercelle non ne ho viste. Ma vuoi mettere come fa più effetto il termine di supercella invece di quello di semplice area temporalesca. L’affondo viene ad introdurre una nuova fase, molto meno calda e molto meno governata da inquietanti promontori sub-tropicali, naturalmente sempre in agguato ma, almeno per qualche giorno, un pò distanti. Tant’è che l’eventuale ritorno di rimonte in quota dall’africa, che un pò minacciano la prossima settimana, sembrano trovare ostacoli dettati da un atlantico, si poco incisivo, ma in grado di muovere infiltrazioni, e da una estesa circolazione in veste di cut-off sull’europa orientale, figlia dell’affondo in atto e poco propensa a traslazioni verso est e ad evoluzioni rapide. Il disegno si riferisce alla situazione generale prevista intorno ai giorni 11/12. In esso, con il supporto della simbologia, si possono identificare in modo chiaro le componenti sopra indicate. Ad ovest notiamo un moderata goccia fredda sull’beria occidentale, espressione di modeste infiltrazioni da occidente che, seppur deboli, possono tendere a spingere verso est sfruttando un corridoio in cui l’anticiclone dinamico non si presenta così solido; ad est, e tra europa centrale ed orientale, notiamo l’estesa circolazione ciclonica chiusa o semichiusa che, derivata dalla saccatura che sta transitando, tende a rimanere sul posto influenzando, con la sua componente occidentale del flusso settentrionale o nord-occidentale, balcani ed adriatico. Un quadro del genere, che include la partecipazione di una estensione anticiclonica sul nord-europa, tra isole britanniche e scandinavia, non può che produrre un clima estivo, in genere relativamente stabile, ma anche con qualche possibilità di disturbo, e, soprattutto, caratterizzato da temperature in linea con il periodo stagionale o contenute. Un contesto questo che, come accennato, può proseguire oltre il fine settimana a scongiurare eventuali minacce da ritorni di caldo elevato, anche se, nel merito, sussistono dosi di incertezza e necessità di verifiche future…

Pierangelo Perelli

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