La svolta meteo in senso autunnale decide di svolgersi secondo i canoni classici di infiltrazioni atlantiche alle latitudini mediterranee. Nel gioco delle parti in questione, comprensivo dello sviluppo di un contesto scand+ e di una conseguente spinta fredda, parzialmente ed inizialmente retrograda, sull’europa orientale, tende, dunque, a prevalere, la spinta oceanica, relativamente perturbata e piovosa. Si viene, ovvero, a determinare, la tipica situazione che vede lo sviluppo di un cut-off anticiclonico dinamico di blocco alle latitudini dell’europa nord-orientale e l’aprirsi della porta atlantica alle latitudini meridionali e medie del continente. Ecco, allora, che l’aria fredda mossa dall’anticiclone scandinavo, potenzialmente in grado di muovere verso occidente o sud-ovest, tende a rimanere confinata a latitudini settentrionali o piuttosto a levante, finendo per risultare ininfluente, per non entrare in fase con la depressione atlantica e per lasciare che sia l’aria umida oceanica a prevalere. In questo caso c’è anche da considerare la rimonta sciroccale e il promontorio dinamico del sub-tropicale sul mediterraneo orientale, certamente indicativi di come tutto il profilo tenda a impedire sbuffate fredde e disegni autunno-invernali, e tenda, piuttosto, a fisionomie umide ed instabili ma non fredde. Tale discorso prende spunto dal fatto che tra le possibilità indicate nei giorni scorsi faceva spicco anche quella di una spinta fredda destinata a prevalere su altre spinte o ad interagire con le infiltrazioni atlantiche. Naturalmente vedremo, ma, al momento quello che si palesa è un cambio meteo deciso e l’ingresso di una fase tipicamente autunnale, variabile e perturbata a tratti, associata ad azioni o flussi sud-occidentali o meridionali che coinvolgerà la prossima settimana. Il disegno indica la situazione generale prevista intorno ai giorni 17/18 dove si vede una chiara configurazione depressionaria che sta entrando dalla porta della spagna, mentre la simbologia serve a delineare il profilo della barica e dei flussi previsto tra fine seconda ed inizio terza decade, rappresentativo di una situazione con alta pressione scandinava e promontorio su mediterraneo orientale e balcani, disposti quasi a disegnare il profilo di un’omega ed a supportare, di conseguenza, un contesto mediterraneo umido e di matrice meridionale…
Pierangelo Perelli

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